E’ GUERRA TRA SALVINI E TOSI: GLI ACCORDI TRADITI
IL BRACCIO DESTRO DEL SINDACO DI VERONA: “SALVINI E’ STATO APPOGGIATO DAI VENETI COME SEGRETARIO CON L’INTESA CHE TOSI AVREBBE CORSO DA PREMIER”
Non si placano le polemiche dopo l’incontro di giovedì 30 ottobre tra il sindaco di Verona e i consiglieri regionali lombardi della Lista Maroni.
Il sostegno offerto dal Governatore della Lombardia per la Fondazione Ricostruiamo il Paese di Flavio Tosi e i suoi circoli – i cosiddetti “fari — non è stato ben digerito da Matteo Salvini e dai suoi uomini più fidati.
Se ufficialmente il segretario federale del Carroccio evita di entrare in polemica diretta e si concentra ragionevolmente sulle regionali in Emilia Romagna, l’entourage di Tosi stuzzica Salvini dalle pagine di Facebook.
Sul profilo di Ricostruiamo il Paese, il braccio destro del sindaco di Verona Fabio Venturi allude ad accordi traditi.
Quali è presto detto. Secondo Tosi ci sarebbero stati patti chiari ed espliciti di sostegno alla sua candidatura per eventuali primarie di centrodestra in cambio di un sostegno a Salvini per l’elezione a segretario federale.
Un anno fa esatto.
In più, sempre secondo i tosiani, in occasione del congresso del Carroccio il 20 luglio scorso a Padova Salvini durante il suo intervento avrebbe consacrato Tosi a proprio candidato per le primarie del centrodestra.
Ma riascoltandone il discorso le cose non sembrano essere andate in questa direzione. Salvini parla sì di primarie ma su “progetti e non nomi” e riguardo al segretario della Liga Veneta (perchè Tosi lo è ancora sebbene pare dimenticarsene) fa accenno reale ma in termini non particolarmente chiari: “Io non credo di essere all’altezza di fare il candidato premier magari chi ha amministrato bene (alludendo a Tosi) è in grado di farlo” ma solo, ha aggiunto Salvini, “se il progetto abbia come primo obiettivo la Lega Nord non altro, non abbiamo bisogno di andare su altre strade”.
Leggendo tra le righe è chiarissimo il riferimento al fatto che Flavio Tosi nei suo peregrinare lungo lo stivale a promuovere la sua Fondazione non cita quasi mai la Lega oltre ad essere molto diffidente nei confronti della politica antieurista e lepenista che caratterizza il Carroccio dell’era salviniana.
Una posizione che ha infastidito molti dirigenti e parlamentari leghisti.
Una sorta di azione parallela a quella ufficiale con l’aggravante che Tosi ricopre un incarico di non poco conto, segretario nazionale del Veneto, che dovrebbe portarlo a fare propaganda del partito e non dei suoi circoli personali.
Non casualmente, infatti, il segretario nazionale dell’Emilia Romagna Raineri informato di un imminente visita di Tosi per l’apertura di quattro nuovi circoli lo ha avvisato senza mezzi termini: “se vieni qui per promuovere il candidato alla presidenza regionale Fabbri va bene, se vieni qui per farti pubblicità è meglio rinviare.”
Messaggio ricevuto e visita annullata. Quello che poi irrita i leghista è soprattutto il rapporto che Tosi ha instaurato con Corrado Passera e il movimento Italia Unica.
Se l’ex ministro di Monti risulta essere un bersaglio permanente della satira leghista – ieri sulle pagine facebook del gruppo Salvini Leader è stato ferocemente bersagliato ricordando il suo sostengo alla riforma Fornero — non può sfuggire a molti militanti del Carroccio che Tosi ha proposto a Passera un’alleanza in vista delle prossime elezioni regionali in Veneto con la presentazione di liste comuni, quella di Ricostruiamo il Paese insieme a Italia Unica.
Il tutto senza preventivamente informare nè Zaia nè Salvini. Un atto destinato ad alimentare polemiche che fa sorgere molti sospetti su quali siano le reali intenzioni del sindaco di Verona.
Poco leghista e molto liberista il che lo lascerebbe fuori dall’obiettivo annunciato da Salvini nel congresso del 20 luglio scorso.
E i patti precedenti finirebbero nell’oblio.
Marzio Brusini
(da “Huffingtonpost“)
Leave a Reply