È PARTITA LA MISSIONE DEI SOVRANISTI PER SALVARE IL SOLDATO BARTOLOZZI; LA GIUNTA DELLE AUTORIZZAZIONI DELLA CAMERA HA APPROVATO LA RICHIESTA DI CHIARIMENTO AL TRIBUNALE DEI MINISTRI E ALLA PROCURA SULLA POSIZIONE DEL CAPO DI GABINETTO DI NORDIO, INDAGATA PER FALSA TESTIMONIANZA SUL CASO ALMASRI
L’OBIETTIVO DELLA MAGGIORANZA È SOLLEVARE DAVANTI ALLA CORTE COSTITUZIONALE UN CONFLITTO DI ATTRIBUZIONE E SPOSTARE NEL TEMPO L’AVVIO DI UN PROCESSO A GIUSI BARTOLOZZI… IL PD ATTACCA: “IL GOVERNO È SOTTO RICATTO”. ITALIA VIVA: “LA DESTRA TEME CHE IL CASO ESPLODA…”
Chiedere gli atti alla procura di Roma e al tribunale dei ministri per sollevare davanti alla Corte costituzionale un conflitto di attribuzione. E spostare nel tempo l’avvio di un processo per la capo di gabinetto del ministero della Giustizia, Giusi Bartolozzi.
La maggioranza di centrodestra ha compiuto il primo atto nel tentativo di salvare il braccio di destro del ministro Carlo Nordio dall’indagine della procura di Roma per falsa testimonianza: la giunta delle autorizzazioni della Camera ha approvato la richiesta di chiedere un chiarimento al tribunale dei ministri e alla Procura sulla posizione di Bartolozzi: la magistrata fuori ruolo è indagata per aver mentito davanti al tribunale dei ministri nel ricostruire l’iter che ha portato alla scarcerazione e al rimpatrio del criminale libico.
Al voto non hanno partecipato le opposizioni. “La maggioranza mostra un’ostinazione incomprensibile e pericolosa nel voler insabbiare e bloccare tutto, impedendo alla giustizia di fare il proprio corso. Un atteggiamento che non ha altre giustificazioni, se non quello di coprire responsabilità politiche sempre più evidenti. Il governo è sotto ricatto” dice Antonella Forattini, capogruppo Pd in Giunta.
“Non solo il governo ha gestito il caso in maniera irresponsabile e opaca, violando leggi e trattati internazionali e arrivando a liberare un criminale responsabile di omicidi e torture ma ora tenta persino di proteggere soggetti evidentemente in grado di esercitare pressioni sull’esecutivo – aggiunge Forattini – Con il voto di oggi il governo dimostra tutta la sua debolezza e ricattabilità: da un lato nei confronti della milizia libica, a cui ha dovuto cedere, dall’altro sul fronte interno verso i propri funzionari, che potrebbero avere in mano documenti capaci di smontare l’intera ricostruzione altalenante e omissiva fornita finora”.
Per il senatore Enrico Borghi, vicepresidente di Italia Viva, ospite a Sky, “la destra coprirà Bartolozzi con lo scudo perché teme che la vicenda esploda. Se viene giù Bartolozzi viene giù Nordio, se viene giù Nordio viene giù il governo, e questo Meloni non può permetterselo”.
La prossima riunione della giunta per le autorizzazioni sul caso Almasri si terrà il 23 o il 24 settembre, a seconda del calendario dell’aula della Camera
(da La Repubblica)
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