EPIFANI: “BLOCCHEREMO IL TESSERAMENTOâ€. OK DI RENZI, NO DI CIVATI E PITTELLA
CONGRESSI SEMPRE PIU’ NEL CAOS: UN TERZO PRESENTEREBBERO IRREGOLARITA’
Il Pd prende atto del caos e blocca il tesseramento.
Boom di iscritti albanesi a Asti; tessere gonfiate e neo iscritti fantasma a Rovigo, Frosinone, Caserta, Avellino, Piacenza, Trapani, Siracusa; autosospensione dei candidati a Cosenza. Epifani spiega che sono questi i casi “attenzionati”, i più gravi, e assicura che si farà chiarezza: «Ci sarà rigore assoluto. Laddove si rilevano violazioni, si annulleranno i congressi locali, si rifaranno, e ci saranno sanzioni». Ma non basta.
Così in una riunione della segreteria carica di tensione, che inizia al mattino e viene aggiornata nel pomeriggio, il segretario taglia la testa al toro: stop al tesseramento da lunedì.
Le Convenzioni provinciali (dal 10 al 17) in vista di quella nazionale (a Roma il 24 novembre) non saranno ulteriormente inquinate.
L’aveva chiesto Gianni Cuperlo, lo sfidante del superfavorito Matteo Renzi, che si era invece opposto a cambiare le regole in corsa.
Però alla fine è lo stesso sindaco “rottamatore” a mettere fine a una polemica che sembra attorcigliarsi su se stessa e non avere fine, come se ai cittadini importasse della macchina burocratica del Pd: «Vogliono bloccare il tesseramento come propone Cuperlo? Lo blocchino, nessun problema. Accetto le proposte altrui, le decisioni altrui, le regole altrui. L’importante è che il Pd torni finalmente a discutere di cose concrete».
Il via libera di Renzi non è tuttavia sufficiente. Anche gli altri due candidati alla segreteria nazionale, Pippo Civati e Gianni Pittella devono dare l’ok, perchè solo l’unanimità può cambiare una decisione già presa.
E i due per ora dicono che no, non ci stanno affatto.
«Fermare il tesseramento è una proposta tardiva e insufficiente, la toppa è peggiore del buco: le irregolarità si sono già consumate in 34 federazioni su 118 — replica Civati — c’è da annullare un congresso su tre. Ci sono infatti altri casi eclatanti come Reggio Calabria dove gli iscritti non certificati sono il 315%, Matera il 304%…».
E ironizza: «Cuperlo vince in Asia, Renzi tra altre etnie».
Battute che non alleggeriscono un clima pesante, perchè lo stesso Epifani ammette di essere «molto preoccupato, dal momento che così si alimenta la sfiducia dei nostri elettori».
Il rischio è che le primarie dell’8 dicembre vedano una caduta della partecipazione.
Anche Pittella critica: «Epifani doveva svegliarsi prima».
Entrambi, Civati e Pittella, puntano a ottenere che alle primarie vadano tutti e quattro i candidati, mentre per Statuto sono solo tre gli ammessi. Epifani insiste: «Conviene a tutti lo stop».
Del resto il “lodo” del segretario prevede che si fermino le nuove iscrizioni non i rinnovi delle vecchie tessere.
Comunque il leader dovrà convincere Civati e Pittella entro stasera, quando si riunisce la commissione per il congresso. Scontri e lacerazioni.
Ugo Sposetti, ex tesoriere dei Ds, attacca primarie e relative regole: «Anche un delinquente. Anche un evasore, un truffatore, un pedofilo, il primo che passa con due euro potrà votare…». I renziani chiedono al segretario che prenda provvedimenti: «Il congresso non sia una rissa da saloon. Sposetti è uscito di senno». Poi lui rettifica.
Duro botta e risposta in segreteria tra il renziano Antonio Funiciello e il cuperliano Alfredo D’Attorre. Oggetto della contesa la campagna di manifesti per le primarie che per D’Attorre si deve modificare: sembra invitare a votare il premier, non il segretario del Pd. Funiciello è irremovibile: così è, e così resta.
Beppe Fioroni, leader dei Popolari, lancia il sito “infiltratiprimarie.it” che raccoglierà le foto sulle irregolarità nei circoli: «Noi democratici stiamo rovinando tutto».
Da Epifani l’appello è a rasserenare il clima. E Renzi scrive un editoriale dedicato a Firenze su Italianieuropei, la rivista della Fondazione di Massimo D’Alema, che è il principale sponsor di Cuperlo. «Un paese si guida se si ama», è il manifesto del sindaco fiorentino.
Nei circoli per ora è un sostanziale testa a testa tra cuperliani e renziani.
Giovanna Casadio
(da “La Repubblica“)
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