ESCLUSO DAL BALLOTTAGGIO A COMO, IL CENTRODESTRA FA RICORSO AL TAR PER RICONTARE I VOTI DI DUE SEZIONI
PECCATO CHE IL NUMERO DI VOTI DA RICONTEGGIARE SIA MINORE DELLA DIFFERENZA TRA I DUE CANDIDATI: SE STAVANO ZITTI FACEVANO MIGLIORE FIGURA
La coalizione di centrodestra di Como ricorre al Tar per chiedere la sospensione del ballottaggio e che vengano riconteggiati da capo i voti del primo turno.
La ragione è l’alto numero di schede contestate dai rappresentanti di lista. Se il ricorso verrà accolto, il riconteggio potrebbe influire sull’accesso al ballottaggio di Giordano Molteni, candidato sindaco sostenuto da Lega, FdI e FI, che al momento ne resterebbe escluso per 74 voti.
Molteni ha dichiarato: «Prendiamo atto che, sia pure di poco, non siamo riusciti ad arrivare al ballottaggio per la carica di sindaco. Ma aggiungiamo pure che le numerose contestazioni ai seggi ci hanno portato a decidere di presentare ricorso al Tar».
Per la destra, storicamente forte a Como, è una sorpresa non arrivare al secondo turno, dove invece si dovrebbero sfidare la candidata di centrosinistra Barbara Minghetti, con il 39,26 per cento dei consensi e Alessandro Rapinese (27,42 per cento), sostenuto dalla lista civica Rapinese Sindaco.
Quando sono state scrutinate 72 sezioni su 74, la differenza tra Molteni e Rapinese è di appena lo 0,36 per cento a favore di quest’ultimo: 8.059 voti contro 8.133.
Il riconteggio in corso conferma il vantaggio
Le rimanenti due sezioni sono quelle oggetto delle contestazioni, e il loro riconteggio sta avvenendo in queste ore. Il motivo della contestazione delle schede da parte dei rappresentanti di lista è l’interpretazione del voto disgiunto. Pare, comunque, che il risultato finale non subirà variazioni, anche al netto delle schede contestate, dato che il numero di voti che rimane da conteggiare è minore della differenza tra i due candidati al testa a testa.
Si prospetta, quindi una clamorosa sconfitta nella città del lago per il centrodestra.
(da agenzie)
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