ESPONENTE PDL CONFERMA: “COSENTINO ERA SCAPPATO CON LE LISTE, ABBIAMO DOVUTO RIFARLE MA OTTO SUOI FEDELI SI SONO RITIRATI”
SI DOVREBBERO TROVARE ALTRI OTTO CANDIDATI PER SOSTITUIRLI, IL TEMPO NON C’E’, SI PENSA A UN PRESTITO DA MICCICHE’
Continua nel Pdl lo piscodramma della candidatura di Nicola Cosentino, accusato di corruzione e di collusione con la camorra casalese, oggetto dell’ennesimo vertice febbrile a Palazzo Grazioli mentre si avvicina la scadenza delle ore 20 di oggi, termine improrogabile per presentare le liste.
Secondo il sito di “Il Mattino”, alla fine il partito ha deciso di tagliarlo fuori, ma a questa scelta sarebbe seguito un nuovo colpo di scena: Cosentino sarebbe sparito dalla riunione parallela in corso a Napoli, portandosi via i documenti necessari per presentare le liste, cioè i fogli, già controfirmati dal notaio, sui quali era indicati tutti i nomi dei candidati sia per il Senato che per la Camera.
L’intenzione pare essere quella di far saltare tutti i giochi del partito in Campania se il partito vorrà far saltare lui.
La crisi insomma precipita dopo che le ultime indiscrezioni davano per l’”impresentabile” ex sottosegretario un posto sicuro al numero tre della lista del Senato.
Il Pdl smentisce l’affaire dei documenti: “La notizia relativa a una presunta sparizione delle liste elettorali dellaCampania è destituita di fondamento”, assicura il deputato Pdl Luca D’Alessandro.
“Tutta la documentazione è nelle mani del commissario regionale della campania, senatore Francesco Nitto Palma, che sta provvedendo al deposito”, aggiunge in una nota ufficiale.
In realtà una cosa non esclude l’altra, perchè un altro esponente del Pdl confida all’Adn Kronos che il partito è stato costretto a rimettere insieme quelle carte in fretta e furia: “Abbiamo dovuto rifare le liste in quattro e quattr’otto, cerchiamo di presentare quelle nuove alla Corte d’Appello, è una corsa contro il tempo”.
Alla fine, intorno alle 17,30, Palma è arrivato alla Corte d’appello di Napoli per completare la procedura, in una specie di fotofinish.
Ma la certezza che tutto sia risolto è ancora lontana.
L’esclusione di Cosentino avrebbe portato al ritiro di otto candidati a lui fedeli, che ora andrebbero sostituiti, con tanto di raccolta firme.
A Roma si starebbe studiando di sostituirli con elementi presi dalle liste di Grande Sud, la formazione alleata di Gianfranco Miccichè.
Comunque sia andata, l’hashtag “Ruby le liste“, che mischia due vicende imbarazzanti per il partito di Berlusconi, ha immediatamente spopolato su Twitter.
(da “il Fatto Quotidiano“)
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