ESPULSI M5S AVVERTONO GRILLO: “CONVOCHI UN’ASSEMBLEA DEGLI ISCRITTI O LE MODIFICHE AL REGOLAMENTO SONO NULLE”
UN INVITO FORIERO DI ALTRI RICORSI GIUDIZIARI CHE INGUAIANO IL M5S
Per modificare Non Statuto e Regolamento, quello che determina anche le nuove norme disciplinari del M5s, Beppe Grillo deve convocare un’assemblea degli iscritti. Pena la nullità delle modifiche messe in votazione in rete sul blog di Beppe Grillo.
E’ quanto scrive un gruppo di espulsi e sospesi dal M5s in una lettera inviata a Beppe Grillo.
Lo stesso gruppo inizierà questo weekend a raccogliere le firme per la convocazione dell’assemblea nazionale degli iscritti.
“Caro Beppe, pur apprezzando l’iniziativa di ‘mettere mano’ all’organizzazione interna, ti chiedo di convocare, nel rispetto della legge, un’assemblea nazionale degli iscritti al nostro movimento politico, per discutere e deliberare in via assolutamente preliminare, l’adozione del metodo di votazione on-line, rendendolo sicuro, trasparente (anche attraverso l’istituzione del registro degli iscritti) e conforme ai principi assembleari” si legge in un fax simile della lettera che un gruppo di attivisti si appresta a spedire al leader del Movimento.
Per farlo, continuano gli iscritti, sarà anche necessario individuare “un ente terzo – diverso dal gestore – che ne certifichi la validità “.
Per gli stessi “solo dopo che gli iscritti avranno discusso e deliberato l’adozione del metodo di votazione on-line, potremo iniziare il percorso di votazione on-line su ogni singolo punto di modifica dello statuto e del regolamento. In caso contrario – avvertono – il metodo assembleare, l’unico previsto dall’ordinamento italiano, verrebbe irrimediabilmente compromesso, invalidando la meritoria iniziativa”.
Tra i promotori dell’iniziativa ci sarebbe anche il gruppo di iscritti al M5s nei cui confronti il Tribunale di Napoli ha sospeso la procedura di espulsione dal M5s.
A loro giudizio nessuna modifica dello Statuto e quindi del Regolamento del M5s è possibile senza una preventiva delibera assembleare che, come previsto dal codice civile, sarebbe l’unica strada per autorizzare un voto on-line per ogni modifica regolamentare.
(da “Huffingtonpost”)
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