ESPULSIONI M5S, PAOLA NUGNES: “UNO VALE UNO? UN SOGNO”
PARLA LA SENATRICE SOTTO PROCESSO PER AVER CRITICATO IL DECRETO SICUREZZA: “LA PARTECIPAZIONE IMPONE LA TRASPARENZA E LA CONDIVISIONE, CHI HA DECISO I CAMBIAMENTI DI LINEA?”
Dopo l’espulsione dal M5s dei parlamentari Gregorio De Falco, Saverio De Bonis e degli europarlamentari Giulia Moi e Marco Valli, oggi a parlare per esprimere il proprio rammarico è la senatrice Paola Nugnes.
Su di lei il procedimento del Collegio dei probiviri è ancora pendente, come per la sua collega Elena Fattori. Entrambe “ree” di aver espresso il loro dissenso nei confronti del decreto sicurezza.
E oggi Nugnes scrive sulla sua pagina personale di Facebook un lungo post tra la delusione e il sarcasmo: “Mi sono svegliata con questo pensiero (e sì mi hanno rovinato il Capodanno, che dire) e se mi fossi sbagliata io?”, esordisce.
E poi continua: “Uno sbaglio enorme d’accordo, uno sbaglio imperdonabile, come ho fatto? Come ce lo hanno permesso? Come è successo che non ci hanno fermato in tempo, alle prime affermazioni sbagliate, ai primi palchi, alle prime piazze? O ancora alle prime accuse in aula, contro Renzi che era in conflitto di interessi essendo insieme capo politico e “premier” che confondeva così esecutivo e legislativo? Al mio primo discorso contro la J. P. Morgan che definiva le nostre costituzioni post fasciste troppo democratiche e ci invitava a modificarle? Alla stesura del programma Migrazione, almeno, avrebbero potuto dire “no, vi state sbagliando” . Al mio discorso contro il decreto Minniti-Orlando sulla sicurezza e il Daspo nelle città , almeno.. Perchè non mi hanno chiamata e non mi hanno detto, prima, “che dici, uno vale uno, nessun capo, nessun partito? La democrazia diretta? No, ti sei sbagliata, ti sei fatta un sogno”? … Perchè?”.
Parole che subito vengono commentate dai suoi follower: tra questi Fabrizio critico sostiene: “Faccio parte di un gruppo, un team, una squadra, una famiglia… la cosa migliore da fare è quella di risolvere in casa e sottovoce eventuali problemi. La seconda è quella di seguire comunque ciò che in democrazia la maggioranza dei componenti del suddetto gruppo decide, anche se non sempre si è d’accordo. Questo fanno i gruppi. Per questo ti ho votata – scandisce il militante 5 stelle – per questo ti ho abbracciata in piazza mille volte. Ed ogni volta ho pensato che il mio voto a te, a Tizio o a Caio era un voto a quel gruppo che aveva in democrazia un pensiero condiviso dalla maggioranza. Hai fatto la tua scelta, spero in buona fede. Ma è comunque una scelta che non rispecchia in democrazia quel pensiero che la maggioranza ha espresso – prosegue facendo riferimento al decreto Sicurezza – avrai i tuoi discepoli, e gli amici, che saranno dalla tua parte perchè sei una persona perbene, ed insieme a tuo marito, siete puliti e preparati. Ma non avrai mai più il mio voto”, conclude perentorio.
Ma la senatrice Nugnes replica netta: “Ma quale maggioranza, caro? Dove e quando, e chi ha deciso che le cose dovessero essere mutate a tal punto? Gruppo, dici bene, gruppo, assemblea, discussione, condivisione, non sono, imposizione accondiscendenza… Tu hai fatto la tua scelte, senza forse capire quale sia, mi dispiace, ti auguro che ti porti il bene che cerchi e che cercavi nei mille abbracci che ritieni di aver sprecato con me. Io ho provato solo a dirti, a spiegare, non ci sono luoghi segreti e deputati dove farlo. La partecipazione – sostiene – impone la trasparenza e la condivisione”.
Già ieri, poco meno di un’ora dopo le comunicazioni dei probiviri via blog, la Nugnes aveva scritto su Fb: “Finiscono anche le storie d’amore più grandi. Ma non gli amori, finiscono le storie, gli amori restano, custoditi dentro di noi. Voi siete i miei amori più grandi, tra gli altri; come ha detto Pino ieri, almeno nove anni bellissimi!”.
(da “NextQuotidiano”)
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