EUROPARLAMENTARE LIBERALE ACCUSA FOA: “HA COLLABORATO CON PROPAGANDA RUSSA”
MARIETJE SCHAAKE DICE LE VERITA’ CHE IN ITALIA VENGONO TACIUTE: “ATTRAVERSO SPUTNIK E RUSSIA TODAY HA DIFFUSO DISINFORMAZIONI”
Il caso Marcello Foa sbarca in Europa.
L’Europarlamentare olandese Marietje Schaake, che milita nel D66, forza liberale nella coalizione di governo in Olanda e a Strasburgo schierata nell’Alde di Guy Verhofstadt, scrive al presidente dell’Assemblea, Antonio Tajani, chiedendogli di portare la controversa nomina del nuovo presidente della Rai all’attenzione dei capi di Stato e di governo in occasione del summit del 17 ottobre a Bruxelles.
“Mentre rispettiamo la sovranità del Parlamento italiano e delle sue scelte, siamo preoccupati per la nomina del nuovo presidente Rai”, scrive Schaake in una missiva aperta a tutti gli eurodeputati che saranno liberi di sottoscriverla.
“Foa – sottolinea – è stato riportato come un regolare contributore della propaganda russa anche attraverso Russia Today e Sputnik e spesso ha condiviso informazioni oline che possono essere qualificate come “disinformazione” secondo il Codice di Condotta sulla Disinformazione appena adottato, ad esempio sulla partecipazione di Hillary Clinton alle “cene sataniche”.
La parlamentare olandese ricorda l’impegno di Tajani contro le fake news e chiede al presidente di “confermare la sua leadership portando il tema al prossimo Consiglio europeo”, ovvero alla riunione dei leader di metà mese.
“Come può questa nomina essere in linea con gli sforzi del Consiglio europeo di creare una risposta Ue coordinata alla sfida della disinformazione annunciata nelle conclusioni del summit dello scorso 28 giugno?”, la domanda retorica della liberale. “E come assicurarsi che questo piano del Consiglio contro la disinformazione non sia limitato alle piattaforme online ma includa anche i media tradizionali che si sono schierati in favore di chiari standard contro le fake news?”.
Se Tajani darà seguito alla richiesta, al prossimo summit l’Italia non sarà nel mirino solo per la manovra che sta esponendo l’intera eurozona al rischio mercati, ma anche per la nomina di Foa e la lotta alla disinformazione
(da “Huffingtonpost“)
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