EX LEGHISTA OMOFOBO CANDIDATO CON IL PD DELLA MORETTI: “IO LI CHIAMO CULATTONI”
IL PD PRENDE DI TUTTO, ANCHE L’EX BOSSIANO SANTINO BOZZA: “I GAY SONO DIVERSI, PURTROPPO ESISTONO”
Insieme per il cambiamento e per l’Italia. Tutti quanti e nessuno escluso.
Ex leghisti storicamente omofobi, candidati nel segno del renzismo.
Un PD transgenico del secondo tipo attraversa l’Italia, dal Veneto alla Campania.
Le coalizioni di centrosinistra alle prossime elezioni regionali presentano tra le loro fila candidati che mettono in imbarazzo il Partito Democratico che in questi giorni si appresta a discutere il ddl Cirinnà sulle Unioni Civili in Parlamento.
Si parte dal nord: in Veneto il Pd ha schierato Alessandra Moretti nella speranza di vincere sul territorio leghista, lacerato tra i lombardi di Salvini che sostengono il governatore uscente Luca Zaia e il veneto Flavio Tosi che va al voto da solo.
Ma proprio tra candidati al consiglio regionale che sostengono Ladylike spunta il nome di Santino Bozza, per la lista “Uniti per il Progetto Veneto autonomo’.
Bossiano di ferro ed ex consigliere regionale del Veneto della Lega Nord, Bozza è noto alle cronache per le sue uscite omofobe verso la comunità gay:
“Da noi in Veneto si chiamano culattoni” aveva affermato nel 2012 ai microfoni della trasmissione radiofonica la Zanzara. “Non conosco la parola gay, io li chiamo culattoni. Gay è in inglese, io non conosco l’inglese. Qui in Veneto li chiamiamo culattoni. A me i gay non piacciono, se me li trovo vicino mi stacco di qualche metro. Sono diversi. Purtroppo esistono, sono malati, sbullonati”.
La candidata Moretti, sommersa ieri dalle critiche da parte della comunità LGBT, si è così giustificata: “Bozza è candidato nella lista “Veneto Autonomo”, ma le posizioni sui diritti civili sono espresse dall’intera coalizione”.
Ma sul sito, a sette mesi dalla candidatura, il programma sui diritti manca.
Stando a quanto dichiarato dall’eurodeputata saranno presentati lunedì i suoi impegni sul tema.
Riecheggiano però parole dell’ex leghista sulle coppie omosessuali: “E se avessi avuto un figlio gay. Lo avrei curato, lo avrei portato anche a donne personalmente. Se avessi avuto una figlia donna, avrei fatto la stessa cosa, le avrei insegnato l’educazione sessuale”
Simone Alliva
(da “L’Espresso”)
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