FABIO GRANATA: “MACCHE’ DIALOGO, VADE RETRO PDL”
FINIANI TRA FALCHI E COLOMBE… DOPO L’APERTURA DI BOCCHINO, LA RISPOSTA DELLA BASE FUTURISTA, BEN RAPPRESENTATA DAL VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA
Domenica ha provato a fare la pace, e a una battagliera come Daniela Santanchè succede raramente.
Su Libero, il sottosegretario ha fatto sapere che con Fini e i suoi si potrebbe tornare a parlare, perchè “c’è un tempo per essere falchi e un tempo per essere colombe”.
Dal “falco” Italo Bocchino, sul Corriere della Sera, è arrivata una risposta inimmaginabile per un deputato Fli : “Non è il caso di litigare ora”.
Che è successo?
Lo abbiamo chiesto a un altro dei “falchi” che ha lasciato la maggioranza per seguire Gianfranco Fini, Fabio Granata.
E a quanto pare, lui di litigare ha ancora parecchia voglia.
Sostiene che in Futuro e Libertà sono “responsabili”, ma solo “nei confronti del Paese”.
Bocchino sembra più conciliante
Bocchino la linea sua e di Fli l’ha espressa chiaramente nel discorso di mercoledì alla Camera. Non daremo nessun supporto a questo governo, che con la crisi ha un rapporto di causa-effetto.
Non tornerete a parlare con gli ex colleghi di maggioranza?
È normale che il Pdl cerchi sponde. L’introduzione del pareggio di bilancio, gli stati generali dell’Economia e la riapertura delle Camere, tra l’altro, sono proposte che abbiamo lanciato noi. Prendiamo atto che sono condivise, ma da qui alla riapertura del dialogo ce ne passa.
È una questione di principio o ci sono divergenze concrete tra voi e loro?
Intanto il berlusconismo è al crepuscolo, non saremo noi a rianimarlo. E poi noi siamo interessati a dare una direzione alla manovra, non siamo disposti a votare a occhi chiusi: ci sono fasce di privilegi e di enorme ricchezza, non può essere che alla fine paghino sempre dipendenti e pensionati.
Eppure, dice Bocchino, il Pdl ha accolto alcune delle vostre richieste di un tempo, come il coordinatore unico…
Parliamo del coordinatore unico di un partito che non è il nostro: e noi siamo impegnati a costruirne un altro. E poi parliamo di Alfano…
Ovvero?
Uno che anche da ministro della Giustizia non ha brillato per autonomia. È uno dei più fedeli che si potevano trovare.
Anche la Santanchè è una fidatissima del premier, eppure dice che “bisogna pensare al futuro”
Le cose che dice la Santanchè non appartengono al novero delle cose serie. La Santanchè è una categoria antropologica, non può cambiare. Quindi, quello che dice non ci riguarda.
Mi par di capire che non sarà una degli invitati a Mirabello, a settembre.
Non ci sarà nessuno del Popolo della libertà . Avremo ospiti esponenti del Pd e dell’Italia dei Valori. E abbiamo invitato il ministro Maroni.
Di cosa parlerete?
Ribadiremo la nostra linea, sempre la stessa: Berlusconi deve fare un passo indietro e lasciare posto a un governo di unità nazionale.
Paola Zanca
(da Il Fatto Quotidiano)
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