FARSA PADANA DI CAPODANNO: GLI ACCUSATI DEL “GRAVE ATTENTATO” DI GEMONIO ORA SI SCOPRE CHE SONO FIGLI DI MILITANTI LEGHISTI
LO HA AMMESSO LO STESSO BOSSI: “VENGONO DA FAMIGLIE LEGHISTE, I MIEI FIGLI LI CONOSCONO”…ORA IL SENATUR SI ARRAMPICA SUGLI SPECCHI: “MAGARI HANNO VOLUTO CHIUDERE IL CASO”: FORSE DIMENTICA CHE IL MINISTRO DEGLI INTERNI E’ IL SUO AMICO MARONI… MA NON ERANO ANTAGONISTI? ORA SONO PADANI? E CHI LI AVREBBE MANDATI ALLORA A SPARARE DUE PETARDI DI CAPODANNO PER POI MONTARE IL “GRAVE ATTENTATO”?
Gli uomini sospettati di essere i responsabili dell’attentato contro la sede leghista di Gemonio sono figli di militanti padani.
Lo ha ammesso Umberto Bossi, parlando con i giornalisti a Ponte di Legno.
Il leader leghista si è mostrato scettico sul fermo e la denuncia.
“Mia moglie pensa che abbiano voluto chiudere subito il caso”, ha spiegato. “Gli uomini coinvolti – ha aggiunto – “vengono da famiglie leghiste: i miei figli li conoscono”.
“La cosa non era tanto grave – ha concluso – quanto il messaggio inaccettabile”.
Il senatùr mostra quindi molte perplessità sul fatto che le persone fermate e denunciate siano effettivamente gli autori dell’attacco alla sede del Carroccio a Gemonio.
Gli elementi a carico dei due sono i materiali ritrovati nelle loro abitazioni. Materiali adatti a fabbricare esplosivi, armi da taglio e una pistola elettrica.
E’ comunque ancora da chiarire se siano effettivamente loro gli esecutori materiali dell’attentato e se vi siano altre persone coinvolte.
Elementi utili potrebbero emergere dalle analisi delle impronte digitali sui resti dei petardi artigianali, dai filmati delle telecamere di videosorveglianza in paese e dalle analisi del materiale esplosivo sequestrato durante la notte.
Ma a questo punto le cose non appaiono affatto chiare.
Bossi insinua che le forze dell’ordine abbiano voluto chiudere il caso in questo modo?
Ma se il ministro degli Interni è il suo amico Maroni, suvvia, siamo seri.
E quanto avrebbe dovuta durare la farsa del “grave attentato” alla sede della Lega, consistente in due petardi e nella semplice rottura di un vetro?
Bossi dovrebbe sapere che un attentato serio a una sede politica spesso la fa saltare per aria, altro che petardi di capodanno.
Seconda osservazione: i due fermati avevano in casa materiali adatti a fabbricare esplosivi, se sono figli di militanti leghisti, i genitori padani ne sapevano nulla?
Terza osservazione: o questi due ragazzi sono antagonisti, come hanno voluto farci credere fin dall’inizio, o sono padani, figli di militanti padani.
A questo punto chi li avrebbe mandati a sparare due petardi contro una sede leghista per poi guadagnare le prime pagine dei media, neanche avessero fatto saltare un ponte strategico in tempo di guerra?
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