FAZIO INVITA MIMMO LUCANO A “CHE TEMPO CHE FA”, LA LEGA INSORGE : “E’ INDAGATO PER AVER VIOLATO LA LEGGE”. E ALLORA FUORI DAI MEDIA SALVINI, INDAGATO PER UN CRIMINE EFFERATO
FAZIO PUO’ INVITARE CHI GLI PARE, NON SIAMO ANCORA IN RUSSIA DOVE GLI OPPOSITORI FINISCONO CON UN COLPO ALLA NUCA … PARLANO LORO QUANDO UN INDAGATO PER REATO BEN PIU’ GRAVE COMPARE CENTO VOLTE IN TV OGNI GIORNO IN RAI PER DENUNCIARE CHE UN IMMIGRATO HA PISCIATO CONTROVENTO
Fabio Fazio invita in trasmissione Mimmo Lucano, il sindaco di Riace, “esiliato” per decisione del tribunale del Riesame dopo la revoca degli arresti domiciliari. Ma la Lega si oppone e chiede al conduttore di non invitarlo nel programma.
L’intervista sarà in diretta, a Milano, domenica sera (il 21 ottobre) su Rai Uno. Sarà centrata sul tema dell’immigrazione e del cosiddetto “modello Riace”, di fatto cancellato dal ministro dell’Interno Matteo Salvini e in difesa del quale in questi giorni si stanno mobilitando intellettuali, artisti (come Beppe Fiorello) e società civile.
Al termine della puntata ci sarà sempre il punto economico sulla manovra dell’economista Carlo Cottarelli, attaccato nelle scorse settimane dalla maggioranza per i suoi commenti critici sulla manovra.
Come detto il Carroccio chiede a Fazio di non invitare il sindaco: “Nonostante la revoca agli arresti domiciliari è evidente come Lucano sia accusato di aver violato norme civili, amministrative e penali sull’accoglienza. Chiediamo quindi che Fazio non chiami il sindaco in trasmissione – scrivono in una nota i parlamentari della Lega membri della commissione di Vigilanza – La tv pubblica non può divulgare modelli distorti sull’onda di strumentalizzazioni ideologiche. Sulla questione prepareremo, inoltre un’interrogazione in commissione di vigilanza Rai”.
Ovvero un sindaco accusato di un reato minimo è un cattivo esempio e non puo’ accedere alla Rai, un ministro indagato per un reato da 15 anni di galera può comparire cento volte al giorno in Rai a propinarci le sue tesi xenofobe.
E’ il sovranismo alla russa, dove gli oppositori finiscono o in galera o assassinati con un colpo alla nuca.
(da agenzie)
Leave a Reply