PINOCCHIO-SALVINI: “A ME DEL CONDONO NON FREGA NULLA, RISCRIVIAMO TUTTO”
RETROMARCIA IN CAMBIO DI RCA AUTO, LEGITTIMA DIFESA E NIENTE CONDONI A ISCHIA.. LA PAURA DI PERDERE LA POLTRONA (E DI TROVARSI UN LAVORO) INDUCE SALVINI E DI MAIO AL COMPROMESSO
Salvini in diretta Facebook, prova a nascondere il naso di Pinocchio:
“Non possiamo stare due giorni sui giornali europei dando l’immagine di un governo diviso, con lo spread che sale. Comunque domani andiamo al cdm non per bisticciare, io non voglio far saltare niente. Riscriviamo pure tutto, chi se ne frega dei condoni. Basta che poi nessuno cambi idea un’altra volta”.
E ancora, a proposito del Dl sicurezza: “La scadenza per la presentazione degli emendamenti è oggi: perchè i 5Stelle hanno presentato 81 emendamenti come se fossero all’opposizione?
Se tre indizi fanno una prova, il compromesso sul condono fiscale che Di Maio e Salvini dovranno trovare al vertice di Governo di sabato è già definito nelle concessioni da farsi l’un l’altro.
Appurata l’inesistenza della “manina” che avrebbe allargato le maglie della “dichiarazione integrativa” prevista dal decreto fiscale, i due vicepremier hanno fissato i loro paletti.
Chiari quelli del Movimento 5 Stelle: nessun ‘perdono’ per le condotte penalmente rilevanti dei contribuenti “distratti” e nessun rientro di capitali dall’estero. Altrimenti, il partito di Luigi Di Maio non voterà il decreto, con tutte le conseguenze che ne possono derivare sulla tenuta del Governo.
Ma ora è la Lega a fissare il prezzo. Con una batteria di dichiarazioni di esponenti di primo piano del partito, il Carroccio ha altrettanto chiaramente messo sul tavolo tre contropartite, nello schema più classico della trattativa politica, beffarda nei toni ma categorica nelle richieste. E sono: norma sulla Rc Auto, legittima difesa e condono edilizio per Ischia.
Partiamo dall’ultimo. Il Carroccio ha annunciato che presenterà un emendamento alla legge di conversione del Dl Genova per “evitare regali a migliaia di abusi edilizi commessi a Ischia, “siamo sicuri che gli amici dei 5 Stelle lo appoggeranno”, ha beffardamente dichiarato il presidente della Commissione Traporti Riccardo Molinari. La questione ischitana è molto cara a Di Maio, che ha recentemente visitato l’isola promettendo di sbloccare la ricostruzione degli immobili colpiti dal terremoto di Casamicciola un anno e mezzo fa.
Il decreto prevede la possibilità di finanziare la ricostruzione con soldi pubblici anche per le case abusive, purchè non lo siano totalmente. Il rischio che diventi un condono tombale è dietro l’angolo.
Ed è un nervo scoperto per i Cinque Stelle che la Lega, in una fase di forte frizione tra i contraenti di Governo, non poteva lasciarsi sfuggire l’occasione di toccare. “Anche noi riteniamo che alcune norme, come ad esempio il condono edilizio per Ischia, non sia una buona cosa. Non è un bel segnale”, ha chiarito Salvini.
Altra norma cara ai grillini è quella sulla differenziazione per territorio dei canoni della Rc Auto.
Inserita nel decreto di semplificazione approvato insieme alla manovra, il suo obiettivo è di stoppare i vincoli di trasferimento della polizza e far calare i prezzi delle assicurazioni nel sud Italia. Il maggior vincolo, oggi, è rappresentato dalla scatola nera, elemento che permette una forte scontistica sui premi, ma legato alla singola compagnia.
Quando si cambia assicurazione bisogna cioè smontare la vecchia scatola e, se si vuole ottenere uno sconto sulla nuova polizza, rimontare un altro apparecchio omologato dalla nuova società . Un’operazione laboriosa per l’assicurato, sulla quale ha provato a intervenire la legge sulla Concorrenza del precedente Governo che ha attribuito all’Ivass il compito di definire i criteri con cui le compagnie dovranno applicare riduzioni di prezzo “aggiuntive e significative”.
Ma abbassare i prezzi al Sud, dove sono oggettivamente maggiori gli indicatori di rischio, per le compagnie significherebbe cercare l’equilibrio finanziario aumentando quelli del Nord, dove il rischio di incidenti è invece inferiore e dove assicurare auto e moto costa quindi meno.
Com’è ovvio, la Lega è fortemente contraria a un rincaro delle assicurazioni nel Nord, soprattutto se per compensare i prezzi elevati al Sud: “In nessuno dei provvedimenti del governo ci saranno aumenti delle assicurazioni auto nelle aree in cui oggi si paga meno”, ha detto il sottosegretario al Mise Dario Galli. Mentre il viceministro all’Economia Garavaglia ha parlato di una norma “mai vista nè condivisa”.
C’è poi il capitolo della legittima difesa, dove le resistenze dei grillini sono note da tempo così come le loro battaglie contro “le lobby delle armi”.
Il disegno di legge a firma Molteni comincerà il suo iter al Senato martedì “e siamo certi che non ci saranno scherzi da parte degli avversari o degli alleati”, ha detto il sottosegretario del Carroccio all’Interno.
Malumori nei 5 Stelle circolano anche sulla stretta sui permessi umanitari prevista dal decreto Sicurezza, per i grillini è contraria alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Nel calderone delle trattative può finirci di tutto.
E appena un punto di scontro appare di facile risoluzione, ecco che ne appare un altro: “Riteniamo opportuno che il Mise sblocchi con sollecitudine i fondi già approvati destinati al sistema Difesa e all’Industria di riferimento per i progetti già in corso, con la stessa tempestività si proceda alla registrazione dei contratti già sottoscritti. Siamo certi che la comune sensibilità di questo Governo consentirà una rapida ed improrogabile azione in tal senso”.
La richiesta arriva dal sottosegretario alla Difesa Volpi. E il destinatario è sempre Luigi Di Maio, l’autore della piazzata sulla “manina” dal salotto di Bruno Vespa che ha aperto la prima vera crisi politica nel Governo Conte.
(da “Huffingtonpost“)
Leave a Reply