I GRILLINI NO TAP MARCIANO SU ROMA PER PROTESTARE: LA CONTESTAZIONE ALLA KERMESSE DEL M5S AL CIRCO MASSIMO
LA FESTA PENTASTELLATA NON POTEVA CAPITARE IN UN MOMENTO PEGGIORE TRA CONDONO FISCALE E GASDOTTO DELLA DISCORDIA
Dalla Puglia partono pullman direzione Circo Massimo. A bordo ci sono i grillini No-Tap, attivisti 5Stelle che fanno parte anche dei comitati contro il gasdotto.
Quei comitati che nelle scorse edizioni di Italia 5 Stelle erano stati invitati come compagni di battaglia e invece adesso, senza invito, lo spirito è cambiato: “Stiamo preparando volantini e striscioni. E porteremo anche le nostre bandiere 5Stelle con lo stemma No-Tap”, riferisce uno di loro.
Tutto sembra essere pronto per contestare, nel giorno della sua festa, il governo grillino che non ha bloccato l’opera.
Italia 5 Stelle non poteva arrivare in un momento più insidioso di questo. Luigi Di Maio, e anche il premier Giuseppe Conte, rischiano inoltre di passeggiare per il pratone del Circo Massimo con in tasca una sconfitta sul condono fiscale.
Ed è anche per questo che organizzatori della kermesse preferiscono non sbilanciarsi sul numero di persone attese sabato e domenica a Roma: “Ci aspettiamo almeno 10mila partecipanti”. Per adesso si è prudenti.
Dunque l’Italia 5 Stelle di governo, che nell’immaginario grillino dovrebbe servire a rivendicare i successi e a lanciare la campagna elettorale per le Europee, potrebbe trasformarsi in un boomerang se davvero passerà la norma di uno scudo fiscale fino a 2,5 milioni che il vicepremier pentastellato dice essere stata inserita da “una manina”.
La due giorni si annuncia quindi ad alta tensione.
Basti pensare che quando apriranno i battenti del Circo Massimo il capo politico M5s sarà impegnato in un complicatissimo consiglio dei ministri con la consapevolezza che poche ore più tardi dovrà parlare sul palco davanti alla sua base. E anche se Luigi Di Maio ci scherza su dicendo che “non ci facciamo mancare nulla” la tensione nel quartier generale dell’organizzazione è palpabile.
Che sarà un’Italia a 5 Stelle molto diversa dalle origini lo racconta lo stesso programma.
Ed è inevitabile se si pensa che da forza di opposizione al grido di “vaffa” ora M5s è una forza di governo in alleanza con la Lega. Se prima c’era un’agorà dedicata alla battaglia sulle grandi opere, volute dal Carroccio, con tanto di bandiera bianca e rossa contro l’Alta velocità Torino-Lione sullo sfondo e i parlamentari Diego De Lorenzin e Marco Scibona invitavano tutti i No-Tap e tutti i No-Tav ad accorrere numerosi, di tutto questo nel programma adesso non c’è traccia.
È stata invitata una rappresentanza dei risparmiatori vittime del Salva-banche, sostenuti dai 5Stelle in maniera convinta quando erano all’opposizione, ma non ci saranno gli sfollati di Genova.
La storia raccontata sarà dunque molto diversa. Grande spazio ai risultati ottenuti, il taglio dei vitalizi anche al Senato sarà il cavallo di battaglia, e in sordina tutte le questioni in sospeso, come per esempio il gasdotto Trans-Adriatico la cui decisione è stata rimandata non a caso a dopo Italia 5 Stelle.
Piuttosto, annuncia Di Maio, “ci sarà un palco rotondo, con la gente intorno: festeggeremo il taglio dei vitalizi, delle pensioni d’oro, l’essere il primo paese in Europa ad aver abolito il gioco d’azzardo, la manovra del popolo”.
A parlarne dal palco ci penseranno i ministri M5s. “Quelli leghisti non sono invitati. È la nostra festa”, come ha detto all’Huffpost giorni fa Sergio Battelli, organizzatore della Kermesse, che punta la massima attenzione sui temi europei: “Diciamo no a Italexit e all’uscita dall’euro, faremo una campagna diversa da quella della Lega”. Campagna che partirà dal Circo Massimo dove Beppe Grillo chiuderà duettando con Edoardo Bennato.
Ma agli attivisti più agguerriti non sfuggirà il tema del condono fiscale e quello delle grandi opere. Difficile che il governo possa smarcarsi dalle contestazioni.
(da “Huffingtonpost”)
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