FEDERALISMO METEOROLOGICO: CON ZAIA IN VENETO SPLENDE SEMPRE IL SOL DELL’AVVENIRE
IL DJ VENETO SE LA PRENDE CON LE PREVISIONI DEL TEMPO: TENGONO LONTANI I TURISTI DALLE SPIAGGIE VENETE A CAUSA DI PREVISIONI ERRATE…”SE NON SANNO FARE DI MEGLIO, LASCINO IL CIELO SERENO SULLA NOSTRA ZONA”… CHE SIA UN COMPLOTTO DI ROMA LADRONA?
Per la serie le comiche finali: “Chi fa le previsioni del tempo in televisione e mette il dito sul Veneto, pensi dieci volte prima di dire che piove”.
Che il dj e attuale governatore del Veneto sia abituato a spararle grosse è cosa nota, ma che arrivi quasi alle minacce agli addetti alle previsioni meteo rappresenta una novità .
Anche perchè di diti medi lui se ne intende, e non altro per la frequentazione col raffinato senatur che ama esporli nei pubblici comizi.
L’occasione che ha dato a Zaia la possibilità di “aprirsi a nuovi orizzonti” è stata una visita a Gardaland sotto una insistente pioggia.
Posato l’ombrello, il dandy della bassa trevigiana ha reso edotti i giornalisti al seguito di questa sua profonda analisi: dato che con un fatturato di 12 miliardi di euro l’anno, l’industria turistica è la prima in Veneto e sulle sue spiagge posano i glutei 32 milioni di vacanzieri, tenerli lontani a causa di previsioni del tempo errate è un lusso che non ci si può permettere.
In pratica se uno sente dire in Tv dalla Rai che nel Veneto si prevede pioggia, magari non viene in ferie e su perdono soldi.
Zaia ha poi approfondito: la Tv pubblica è superficiale e le previsioni sono poco attendibili.
Quale potrebbe essere mai la soluzione a tanta approssimazione? Ovviamente il federalismo metereologico, ovvero forse previsioni rilevate, studiate ed elaborate da casa sua, da vaccari di fiducia.
Il governatore ha concluso, non a caso nel contesto di un parco divertimenti, che “se proprio i metereologi non sanno far di meglio, lascino pure il cielo sereno sulla nostra zona”.
Sembra un comunicato del ministero del turismo della vecchia Unione Sovietica: in Veneto splende sempre (e ancora) il sol dell’avvenire, insomma. In verità non è la prima volta che qualche ente locale se la prende con previsioni errate: è già successo in Liguria e in Versilia, ma mai con tale enfasi condita da minacce di fulmini e saette.
Ma in concreto, chi sarebbero i sabotatori di Zaia?
In Italia sono una quarantina i centri scientifici che ogni giorno elaborano previsioni meteo.
Oltre all’Aeronautica militare, alla Protezione civile, al ministero dell’Agricoltura, una ventina di Arpa e diversi centri privati.
Istituti che hanno sempre evidenziato peraltro che quando si parla di previsioni su opera sempre un calcolo delle probabilità , senza certezza alcuna.
Entro i tre giorni però l’affidabilità delle previsioni risulta superiore all’ 85%.
Gli studiosi sottolineano che le previsioni non si fanno per il barbecue della domenica, ma per salvare vite umane in caso di maltempo.
Rimane poi alla discrezionalità del potenzuale turista valutare e decidere.
I Tg regionali, tra l’altro, affidano le previsioni all’Aeronautica militare a nelle 24 ore sbagliano raramente.
Con chi ce l’abbia Zaia non è chiaro, forse avrà ascoltato le previsioni da Radio Padagna ed ha toppato una gita al mare.
In ogni caso diamogli una mano: in Veneto splende sempre il sole, in Meridione nevica sempre.
Così lo facciamo contento e può continuare il giro sull’ottovolante di Gardaland.
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