FERMO IL RADDOPPIO DELLA LINEA TRA ANDRIA E CORATO NONOSTANTE I FINANZIAMENTI UE
LE FERROVIE DEL NORD BARESE SONO UN’AZIENDA PRIVATA CON 80 ANNI DI STORIA E UNA RETE DI 70 CHILOMETRI
Lo scontro fra due treni in Puglia è avvenuto su una tratta delle Ferrovie del Nord Barese che fanno capo alla Ferrotramviaria spa, azienda con capitale interamente privato costituita nel 1937 dal conte Ugo Pasquini, che nello stesso anno acquisì dalla Sociètè des Chemins de Fer Economiques di Bruxelles, la tramvia Bari-Barletta continuandone la gestione.
La tragedia nel tratto di binario unico ha scatenato polemiche sul piano finanziato dall’Unione europea il 27 aprile 2012: il Grande progetto di adeguamento ferroviario dell’area metropolitana del Nord barese includeva fra gli interventi anche il raddoppio del binario sul quale si è verificato l’incidente.
Nel 2013 erano stati effettuati gli espropri dei terreni, mentre nelle scorse settimane era stato prorogato il termine per la presentazione delle offerte relative alla gara di appalto per la progettazione e l’esecuzione dei lavori per il raddoppio della tratta Corato-Andria.
Il progetto per il raddoppio risale addirittura al 2007.
L’opera prevede interventi infrastrutturali e tecnologici per modernizzare e migliorare l’accessibilità della tratta ferroviaria Bari-Barletta, incluso il collegamento tra il centro di Bari e l’aeroporto Karol Wojtyla di Palese: fra gli altri, la soppressione di 22 passaggi a livello, la realizzazione di 19 chilometri di ferrovia ristrutturati (di cui 15,137 di raddoppio della linea), due nuove stazioni, tre ammodernamenti di stazioni esistenti e 3,690 chilometri di linea interrata.
Era stato necessario attendere un altro anno, il 2013, perchè fosse completato l’iter dell’esproprio dei terreni.
E ancora, altri tre anni sono andati persi nei percorsi della burocrazia: si arriva al 16 giugno scorso, quando la Ferrotramviaria ha comunicato una proroga (al 19 luglio 2016) per la scadenza della presentazione delle domande di partecipazione alla gara, inizialmente prevista per il 1° luglio.
L’appalto ha come oggetto la progettazione e l’esecuzione dei lavori per la realizzazione del raddoppio nella tratta in cui si sono scontrati frontalmente i due convogli. Tempi sempre più dilatati dalla burocrazia, dunque, che hanno portato alla tragedia.
Tornando alla storia dell’azienda, durante gli anni Cinquanta la Ferrotramviaria diede un forte incremento al progetto di ammodernamento della linea: il nuovo tracciato a singolo binario elettrificato venne inaugurato nel 1965 e contestualmente venne iniziato il servizio autobus integrativo parallelo alla ferrovia, in funzione ancora oggi. Nel 1965 l’azienda ha attivato la linea ferroviaria Bari-Barletta, che collega a Bari importanti Comuni del Nord barese: Bitonto, Terlizzi, Ruvo, Corato, Andria, Barletta e il quartiere di Bari Palese con due fermate ai margini periferici.
Si snoda su un percorso lungo 70 chilometri su linea elettrica, a binario unico sul tratto Bari-Fesca San Girolamo e Ruvo-Barletta, e doppio binario sul tratto Fesca San Girolamo-Ruvo.
Dal 2008 Ferrotramviaria spa ha avviato un progetto di sviluppo, ammodernamento e rafforzamento del proprio servizio sul territorio, a partire dal progetto per la ferrovia metropolitana San Paolo che collega il quartiere residenziale San Paolo all’area centrale della città di Bari, garantendo il collegamento diretto con l’Ospedale San Paolo.
A questo progetto si unisce la realizzazione di nuove fermate intermedie, sulle tratte già esistenti, come quella inaugurata in via La Pira a Bitonto, e il raddoppio della tratta ferroviaria tra Ruvo di Puglia e Corato, sulla linea Bari-Barletta.
La ferrovia, si legge sul sito di Ferrotramviaria spa, negli anni è diventata un riferimento nel panorama del trasporto pubblico locale pugliese per il numero costantemente crescente di pendolari.
Mara Chiarelli
(da “La Repubblica”)
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