FINALMENTE SI REAGISCE: RAGAZZO RISPONDE A OMOFOBO CHE LO MINACCIAVA E INSULTAVA SPRUZZANDO SPRAY AL PEPERONCINO
E RINGRAZI CHE NON LO SIA ANDATO A CERCARE A CASA O GLI ABBIA SFASCIATO L’AUTO
A Torino uno studente universitario di 24 anni ha risposto a un omofobo spruzzandogli negli occhi il contenuto di uno spray al peperoncino che portava con sé. “Mi ha chiamato ‘frocio’ e mi ha minacciato, a quel punto mi sono difeso con lo spray e ho chiamato il 112”, ha detto il giovane, Tommaso T., originario della provincia di Pavia. I fatti sono accaduti ieri pomeriggio in via delle Rosina. Arcigay Torino ha parlato di “aggressione omolesbotransbifobica”, denunciando il tutto sui social.
“Ero con un mio amico – ha ricostruito il ragazzo – e avevamo appena comprato del cibo da asporto. Passeggiavamo in via delle Rosine, io indossavo un pellicciotto e vicino a noi c’era un gruppetto di tre persone che ci fissavamo e facevano commenti ad alta voce sul mio abbigliamento. In particolare un uomo sui 50 anni e una donna più giovane, sulla trentina, hanno usato più volte termini, come ‘frocio’ e ‘ricchione’, ma io ho lasciato perdere”.
A quel punto la coppia è salita in auto, ma quando Tommaso ha tentato di attraversare la strada l’uomo ha continuato a provocarlo suonando il clacson e gridandogli di “togliersi dalla strada”, ripetendo alcuni epiteti omofobi e offensivi.
Il giovane ha mimato il gesto dello sputo per mostrare il suo disappunto, ma il provocatore non l’ha presa bene, ha fatto retromarcia ed è sceso dall’auto.
“La donna che era con lui ha provato a trattenerlo – racconta Tommaso – ma non ce l’ha fatta. È venuto contro di me pronunciando altre frasi di scherno, come ‘amore mio’ e ‘figurati tesoro’. Quando si è avvicinato dicendomi ‘Adesso ti prendo la testa e te la infilo fra le gambe’ io gli ho spruzzato in faccia lo spray al peperoncino cercando di allontanarlo”. Contattato da Next, ha specificato: “La cosa che mi ha fatto specie è la normalità con la quale mi ha parlato. Era convinto di essere superiore a me, e che io dovessi sottostare a quello che mi diceva”.
L’intera scena è stata ripresa con un cellulare, e il video è stato consegnato alla polizia, arrivata sul posto pochi istanti dopo. Il 50enne è scappato in tempo, facendo perdere le sue tracce.
“Non mi era mai successa una cosa del genere – ha concluso Tommaso – e provo tanta rabbia, ma in queste situazioni il mio consiglio è sempre quello di non scappare e difendersi come si può. Non rispondere significa darla vinta a questa gente”. Il giovane ha presentato denuncia alla caserma dei Carabinieri «Po Vanchiglia», nel capoluogo piemontese.
Serena Graneri, presidente di Arcigay Torino, si è espressa sulla vicenda: “Quanti altri Tommaso ci dovranno essere per far capire alla nostra classe politica che l’Italia ha bisogno di una legge che tuteli le persone Lgbt+? Gli applausi dei senatori che sono riusciti a bloccare il Ddl Zan sono uno schiaffo in faccia a ogni ragazzo che, come Tommaso, in Italia viene aggredito ogni giorno a causa del suo orientamento sessuale o della sua identità di genere”.
(da agenzie)
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