FINI, ALEMANNO, I QUARANTENNI: IL MINUETTO E IL BALLO DELLE DEBUTTANTI
PRESENTATO IL MOVIMENTO “AZIONE NAZIONALE” PER “RIAGGREGARE LE ANIME DISPERSE DELLA DESTRA”… NELLE FIRME DELL’ATTO COSTITUTIVO LA PROVA DI CHI SONO GLI ISPIRATORI… IL PROGRAMMA E LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA
Lo avevamo anticipato e i fatti l’hanno confermato: si chiamerà “Azione nazionale” il nuovo movimento politico “volto a riaggregare “le varie anime della diaspora della destra, partendo da una rete civica fortemente radicata nel territorio”, presentato poche ore fa a palazzo Ferrajoli, a Roma.
Il nome scelto ricalca non a caso quello di Alleanza nazionale, il partito guidato a suo tempo da Gianfranco Fini, in evidente contrasto con l’uso di Alleanza Nazionale attualmente “appaltato” al partito della Meloni.
I promotori ufficiali sono i primi firmatari della “mozione dei quarantenni” discussa all’ultima assemblea della Fondazione Alleanza nazionale e che sono stati sconfitti di qualche decina di voti all’assemblea stessa dall’alleanza Meloni-Gasparri-La Russa-Matteoli.
Se qualcuno avesse ancora dei dubbi su chi sostiene e ha ispirato la loro iniziativa è sufficiente rinviare a chi ha depositato il simbolo all’Ufficio italiano brevetti e marchi: Marco Cerreto, fiduciario di Gianni Alemanno, Roberto Menia , braccio destro di Gianfranco Fini, e Giuseppe Scopelliti, ex governatore della Calabria.
Sempre nel consiglio direttivo ritroviamo Marco Cerreto, portavoce di Prima l’Italia, e Mario Ciampi, legato alla fondazione Liberadestra, guidata da Fini.
Questo per chi aveva dato “parziali smentite” ai giornali.
Come presidente del comitato dei promotori c’è Pasquale Viespoli, già sottosegretario in tre governi Berlusconi e ora presidente di Mezzogiorno Nazionale.
Fausto Orsomarso (consigliere regionale in Calabria, emenazione di Scoppellitti, è il portavoce per i primi tre mesi, gli altri “quarantenni” (Sabina Bonelli, Alessandro Urzì, Michele Facci, Andrea Santoro, Gianluca Vignale) sono nel consiglio direttivo.
Programma
Oltre a ritornare sulla priorità di selezionare gli amministratori attraverso le primarie, sono sei i temi ritenuti prioritari: la centralità della Nazione e il rispetto della sovranità , il senso dello Stato, la solidarietà comunitaria, la promozione del Made in Italy e del lavoro italiano, la partecipazione dei cittadini e dei lavoratori e i valori non negoziabili della persona.
L’obiettivo è quello di ripartire dalla Destra come “spazio libero e autonomo” dagli altri partiti dell’attuale centrodestra.
Modello Cinquestelle
Il nuovo movimento-partito, utilizzerà la rete per decidere su temi cruciale: “si doterà di un blog e di una piattaforma per votare online su tutte le decisioni essenziali che riguardano la vita del Movimento”
Struttura
Azione nazionale prevede circoli locali aperti alla partecipazione, mentre a livello regionale l’organizzazione sarà autonoma, in base alle esigenze dei territori, rispettando direttive e linee di programma nazionali. A fianco del movimento opererà una confederazione di liste civiche e locali.
Gli aderenti ad Azione nazionale potranno essere contemporaneamente iscritti ad altro partito o associazione di centrodestra: ciò a conferma del carattere movimentista della struttura.
Azione nazionale potrebbe porsi come un vero partito, con statuto da registrare, e in prospettiva potrebbe pure presentarsi alle elezioni.
Da segnalare che Fratelli d’Italia ha già reagito annunciando espulsioni: ““Gli iscritti di Fratelli d’Italia che aderiranno a percorsi non concordati con il nostro movimento se ne chiamano fuori per sempre”.
Sullo sfondo la battaglia per ottenere finanziamenti dalla Fondazione An a cui c’è chi attinge e chi no (facile immaginare chi sì e chi no).
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