FINI CRESCE AL 10%, RICEVE SAVIANO E LASCIA ALLA PORTA VERDINI: GLI EX AN ORA COMINCIANO A TEMERE PER LA POLTRONA
SONDAGGIO CRESPI RICERCHE: FINI VOLA AL 10%, UN ELETTORE SU TRE DEL PDL E’ CON LUI E IL DATO E’ IN CRESCITA…SE SI TRATTASSE DI VOTARE PER IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, IL 54,9% DI PIDIELLINI VOTEREBBE SILVIO, MA BEN IL 35% PREFERISCE GIANFRANCO…SCHIAFFO ALLA LEGA: BEN L’ 87,6% DEGLI ITALIANI RITIENE L’UNITA’ D’ITALIA UN VALORE ASSOLUTO
Tra annunci e smentite, dell’incontro tra Gianfranco Fini e il coordinatore del Pdl, Denis Verdini, ieri non c’è stata traccia, mentre sono evidentissime le tensioni che ancora agitano il partito.
“Fino a quando non ci saranno risposte politiche ai problemi che ho sollevato è prematuro fare incontri, soprattutto con intermediari”, spiega Gianfranco Fini parlando con i più stretti collaboratori.
Attende risposte da Berlusconi, il presidente della Camera: sia sulla lotta alla corruzione, sia sul federalismo. Due temi che aveva già sbattuto in faccia al cavaliere dal palco dell’assemblea nazionale.
Allora Berlusconi aveva reagito attaccando Fini. Oggi quel gelo continua.
Il premier è stato però consigliato dai suoi collaboratori a tenere un atteggiamento più possibilista verso Fini, anche perchè se cadesse il governo cadrebbe pure lo scudo del legittimo impedimento e sarebbero guai giudiziari a non finire.
Ma il premier è pressato dagli ex An che vorrebbero isolare Fini e che, alla notizia del prevalere di una possibile linea morbida, sono insorti, temendo che Fini voglia regolare i conti con i “traditori”.
Fini non solo ha rifiutato di incontrare il triumvirato Bondi, La Russa, Verdini, ma anche quando sono stati eliminati i primi due (che non aveva alcuna intenzione di vedere) ha lasciato alla porta anche il solo Verdini.
Porte spalancate giustamente per Saviano che rappresenta la legalità , porte chiuse per gli emissari inquisiti: un segnale significativo non solo per l’interno del partito, ma anche per l’opinione pubblica nazionale.
Se il premier pensava di poter ristabilire l’ordine del sultano senza dare risposte politiche, insomma, sta sbagliando strategia perchè Fini tieni botta.
Non solo: l’ultimo dettagliato sondaggio di Crespi Ricerche dà il presidente della Camera costantemente in crescita nella considerazione dello stesso elettorato del Pdl.
Vediamo nel dettaglio qualche dato.
Il 76,7% degli elettori del Pdl ritiene che si stia assistendo a un confronto, solo il 16,6% a uno scontro ( 59,6% contro 29,3% tra tutti gli elettori).
Alla domanda a chi si sente più vicino tra i due, in 15 giorni Berlusconi scende dal 66,2% al 63,2% tra gli elettori del Pdl, mentre Fini sale dal 26,8%al 30,4% (considerando tutti gli elettori invece Fini stravince al 42,1% contro il 30,4%).
Praticamente un elettore del Pdl su tre sta con Fini.
Si separeranno i due?
Per il 38,7% dei pidiellini la risposta è sì, per il 44,8% è no. Sono scesi di molto i pessimisti nelle ultime due settimane.
Se si votasse per il presidente della Repubblica lei per chi voterebbe?
In termini assoluti il 33,1% voterebbe Fini, il 23,6% Berlusconi, il 35,4% nessuno dei due.
Ma se consideriamo solo gli elettori del Pdl ecco che in due settimane il premier è sceso dal 55,2% al 54,9%, mentre Fini è salito anche qui dal 33,1% al 35%.
Fini è in crescita anche quanto a simpatia, credibilità , spirito innovativo e onestà , mentre Berlusconi è calante/stabile.
Circa le intenzioni di voto, un eventuale partito di Fini in un solo mese è passato dal 5% al 10%, dato ormai stabilizzato.
Quanto a saper interpretare il pensiero degli italiani, vale la pena segnalare un ultimo elemento: alla domanda “secondo lei l’Unità d’Italia è un valore?” risponde positivamente l’87% degli italiani, risponde no solo il 9,8%.
A dimostrazione di quanto siano isolate le posizioni della Lega.
Se come dice Berlusconi il Pdl è intorno al 35% e Fini rappresenta un elettore su tre, il presidente della Camera potrebbe raccogliere circa il 12% dei consensi nell’ambito del centrodestra.
Anche qualcosa in più se pescasse tra gli elettori scontenti e di altri ambienti, mentre il Pdl del premier potrebbe toccare quota 23-25% e i giochi inevitabilmente si riaprirebbero.
Tempi duri in vista per gli ex caporali di giornata.
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