FIRENZE E PISA,VERGOGNOSE MANGANELLATE A STUDENTI PRO-PALESTINA: 13 RAGAZZI FERITI, 10 SONO MINORENNI: SIAMO ALLA POLIZIA DI REGIME
IL RETTORE PROTESTA: “LE AUTORITA’ TUTELINO LA DIALETTICA DEMOCRATICA”… IL SINDACO DI CENTRODESTRA DI PISA: “AMAREGGIATO, IL QUESTORE NE RISPONDA, VA TUTELATA LA LIBERTA’ DI MANIFESTARE”
Nel capoluogo regionale quando i manifestanti hanno provato a raggiungere il consolato americano è scattata la carica della polizia. Il corteo, formato da sindacati di base, studenti e comunità palestinese, è partito da piazza Santissima Annunziata per raggiungere, sfilando per il centro, piazza Ognissanti e ha poi proseguito il percorso sul lungarno verso il consolato. A poche decine di metri era presente lo sbarramento delle forze dell’ordine e quando i manifestanti hanno provato ad avanzare sono partite alcune cariche di alleggerimento. Il corteo ha poi fatto ritorno in piazza Ognissanti per gli interventi finali.
Situazione analoga a Pisa. Cariche della polizia in mattinata i centro durante il corteo studentesco che voleva raggiungere piazza dei Cavalieri. I poliziotti schierati a protezione di uno degli accessi alla piazza hanno caricato gli studenti che stavo cercando di oltrepassare lo sbarramento.
‘A Pisa cariche a manifestanti pacifici’.
“Siamo partiti da piazza Dante dove ci eravamo radunati per fare una passeggiata in giro per la città ma dopo poche decine di metri abbiamo trovato lo sbarramento di polizia che ha poi caricato una manifestazione assolutamente pacifica, ma determinata ad andare avanti per portare solidarietà al popolo palestinese”.
Lo ha raccontato una studentessa che ha partecipato al corteo Pro Palestina di stamani a Pisa. “Deve cessare – ha aggiunto – ogni complicità del nostro Governo e delle istituzioni formative con il genocidio in atto in Palestina. L’Università di Pisa deve bloccare ogni accordo con Israele e con le aziende israeliane che producono le armi che vengono usate in Palestina”.
Dal canto suo il rettore dell’università di Pisa Riccardo Zucchi, in una nota, ha espresso “profonda preoccupazione e sconcerto per gli scontri avvenuti questa mattina nel centro della città, che hanno causato a quanto pare il ferimento di studenti universitari e di studenti delle scuole superiori”. L’università, prosegue il rettore, “In attesa di ricevere chiarimenti sull’accaduto e sull’operato delle forze dell’ordine auspica che tutte le autorità competenti intervengano per garantire la corretta e pacifica dialettica democratica, tutelando la sicurezza della popolazione e della comunità studentesca”.
Il primo bilancio di Pisa è di 10 minorenni feriti, con contusioni e varie escoriazione e due di questi anche dita fratturate. Tre i maggiorenni soccorsi, di cui il più grande 25 anni con trauma cranico ed escoriazione della testa, e due diciannovenni, uno con un braccio steccato, colpito con manganello mentre si riparava, e un altro ragazzo per trauma cranico e ferita lacero contusa.
La segretaria del Pd Elly Schlein parla di “manganellate inaccettabili, c’è un clima di repressione. Basta manganellate sugli studenti”, scrive su Instagram. “Le immagini di Pisa sono inaccettabili: studenti e studentesse intrappolati in un vicolo e caricati a manganellate dalla polizia. Presentiamo subito un’interrogazione parlamentare al ministro Piantedosi, affinché chiarisca. C’è un clima di repressione che abbiamo già contestato mercoledì scorso al ministro in Parlamento. Difendiamo la libertà di manifestare pacificamente”.
Duro anche il leader del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte: “Ancora una volta manganellate contro chi protesta per il massacro in corso a Gaza. Questa volta a Pisa, ai danni di studenti, giovanissimi. Altri episodi ci sono stati a Firenze. Sono immagini preoccupanti, non degne del nostro Paese. Non può essere questa la risposta dello Stato al dissenso”.
Dal Partito democratico sono arrivate tante dure prese di posizione. “Da Pisa arrivano immagini di violenza inaudita nei confronti di un corteo studentesco nei pressi dell’università. I video che stanno circolando in rete mostrano chiaramente una reazione oltre misura da parte delle forze dell’ordine” ha detto il deputato democratico, Arturo Scotto. A quella di Scotto sono seguite molte altre prese di posizione critiche su quanto accaduto sia a Firenze che a Pisa. Annalisa Corrado della segreteria Pd parla di “immagini raccapriccianti”, l’europarlamentare dem Baetrice Covassi dice che sono “immagini incompatibili con lo stato di diritto”. La senatrice Cecilia D’Elia, sempre Pd, sottolinea un “uso della forza fuori misura”.
Firenze, scontri tra polizia e studenti nel corteo per la Palestina
Secondo quanto si apprende dalla questura, sarà fatta una riflessione per capire se tutto è stato fatto per il meglio.
“Siamo sconcertati da quanto accaduto in via San Frediano, di fronte alla nostra scuola dove studenti per lo più minorenni sono stati manganellati senza motivo, perché il corteo che chiedeva il cessate il fuoco in Palestina, assolutamente pacifico, chissà mai perché, non avrebbe dovuto sfilare in Piazza Cavalieri”. Così in una lettera aperta un gruppo di 11 docenti del liceo artistico ‘Russoli’ di Pisa in merito alle cariche delle forze di polizia, stamani nella città della Torre contro gli studenti delle superiori che stavano manifestando per la Palestina.
“Proprio di fronte all’ingresso del nostro liceo, hanno fatto partire dapprima una carica e poi altre due contro quei giovani con le mani alzate. Non sappiamo se se siano volate parole forti, anche fuori luogo, d’indignazione e sdegno, fatto sta che, senza neanche trattare con gli studenti o provare a dialogare, abbiamo assistito a scene di inaudita violenza. Come educatori siamo allibiti: riteniamo che qualcuno debba rispondere dell’inaudita e ingiustificabile violenza cui sono stati sottoposti gli studenti”.
L’Anpi è durisssima: “A Pisa la polizia ha caricato con estrema violenza un pacifico corteo di ragazzi e ragazzini liceali che manifestavano il loro libero pensiero sulla tragedia di palestinese. È l’ennesimo episodio di una gratuita violenza delle forze dell’ordine, che nega di fatto il diritto al dissenso. È evidente che ci sono indicazioni nazionali al fine di reprimere qualsiasi manifestazione non gradita. Non vogliamo il governo del manganello. Piantedosi deve rispondere. Ora basta!”, a dirlo all’Adnkronos è Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale Anpi.
Il sindaco di Pisa Michele Conti, alla guida di una giunta di centrodestra, si dice “amareggiato come cittadino e come genitore”: “Ho telefonato stamani a questore e prefetto per chiedere conto di quanto avvenuto. A entrambi ho ribadito che chiunque deve essere libero di manifestare liberamente il proprio pensiero, sempre. E che Pisa, da sempre, è luogo di incontro e confronto. Voglio ricordare a tutti che la convivenza pacifica è assicurata in primo luogo dal rispetto delle regole e chi non le rispetta va sanzionato. Come mi auguro avvenga per chi si è reso responsabile del blitz sulla nostra Torre di qualche settimana fa. Ma mai in alcun modo si può usare la violenza per reprimere una manifestazione di ragazzi e ragazze delle scuole superiori. Così come non si può usare la violenza per imporre una propria idea. Voglio parlare con questi ragazzi, ascoltare le loro ragioni e i loro racconti. Il Comune di Pisa è uno spazio pubblico dove è possibile esprimere liberamente, ed educatamente, ogni pensiero”.
(da agenzie)
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