FOCOLAI NELLE SCUOLE, TORNANO LE CHIUSURE, ECCO I CASI IN ITALIA
NELLE MARCHE TROVATI STUDENTI POSITIVI ALLA VARIANTE INGLESE… IN GERMANIA, CON I CONTAGI IN CALO, GLI STUDENTI NON TORNANO IN CLASSE DAL 16 DICEMBRE
Dalla Provincia di Bolzano a quella di Caserta: l’esplosione di nuovi focolai locali, spesso riconducibili alla presenza di varianti del coronavirus, ha portato le autorità locali a optare nuovamente per la chiusura delle scuole e il ritorno alla didattica a distanza.
Se l’Alto Adige da oggi è in lockdown e la Dad durerà almeno fino al 22 febbraio, in Umbria e Abruzzo sono scattate le mini zone rosse e in diversi territori le lezioni si svolgono solo da remoto.
La stretta è stata decisa per arginare l’aumento dei contagi dovuti alle varianti inglese e brasiliana. Da ieri la preoccupazione è estesa anche alle Marche, dove casi positivi alla variante inglese sono stati rilevati tra gli alunni delle scuole di Tolentino, Pollenza e Castelfidardo.
La scuola quindi richiude in tutta Italia, seppure a macchia di leopardo, per la paura di una crescita incontrollata dei positivi. Gli stessi timori che una settimana fa hanno portato la cancelliera Angela Merkel a dire: “Non siamo ancora pronti per riaprire asili nido e scuole”. In Germania, dove i contagi sono in calo ormai da un mese, gli studenti non sono più tornati in classe dal 16 dicembre scorso.
A Bolzano la decisione di tornare in lockdown, scattata per via dell’alto numero di infezioni, è diventata inevitabile dopo la scoperta di un caso positivo alla variante inglese, che si caratterizza per una maggiore trasmissibilità .
Proprio i focolai dovuti alle mutazioni preoccupano in questo momento il Centro Italia. L’Abruzzo, oltre a decidere la zona rossa per tre Comuni (Atessa, San Giovanni Teatino e Tocco da Casauria), ha disposto la didattica a distanza, a partire da oggi e fino al 21 febbraio, nelle scuole superiori.
A Pescara, il sindaco Carlo Masci ha esteso il provvedimento a tutte le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado della città : “Sono stato costretto a decidere per la Dad al 100% fino al 16 febbraio per un aumento repentino dei contagi, dal 4 al 14% nella fascia di età tra i 3 e 12 anni. Contagi della variante inglese”.
Variante inglese che è stata trovata anche tra gli studenti marchigiani.
Nelle scuole di Tolentino (Macerata) si sono registrati due casi certi e un altro di elevato sospetto che coinvolgono anche un lavoratore presso una pelletteria locale. Un altro caso positivo si registra nella prima media della scuola Vincenzo Monti di Pollenza (Macerata) e altri 3 casi alla scuola Rodari di Castelfidardo (infanzia e primaria), in provincia di Ancona. Domenica sera la decisione di porre in didattica a distanza tutti gli studenti degli istituti coinvolti, mentre da lunedì è stato predisposto un piano per sottoporre a tampone molecolare tutti i ragazzi e il personale docente a rischio.
Stop alle lezioni in presenza da oggi anche in tutti i Comuni dell’Umbria in cui è scattata la zona rossa, ovvero tutta la provincia di Perugia e 6 località del Ternano.
Identico provvedimento anche a Chiusi, Comune toscano in provincia di Siena, dove sabato l’Azienda sanitaria ha comunicato 7 bambini positivi su 15 nuovi contagi totali. Sono di oggi invece le notizie di casi di Covid tra gli alunni delle scuole del Casertano: istituti chiusi ad Aversa, Casapulla e Conca della Campania. A Torre Annunziata, vicino Napoli, il primo cittadino Vincenzo Ascione ha firmato l’ordinanza sindacale che sospende le attività didattiche in presenza di tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado dal 9 al 16 febbraio.
(da agenzie)
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