FONTANA ZAMPILLA GUAI: LA LEGA IN LOMBARDIA HA PERSO IL 7% NEI SONDAGGI
E’ IL RISULTATO DELLA PESSIMA GESTIONE DELLA PANDEMIA DA PARTE DEL GOVERNATORE…SALVINI AVEVA ANCHE PENSATO ALLE SUE DIMISSIONI MA NON HA UN NOME CREDIBILE PER SOSTITUIRLO
Matteo Salvini ha un problema enorme e si chiama Lombardia. Alcuni sondaggi, commissionati da Berlusconi, registrano un clamoroso calo della Lega nella sua regione-granaio: -7%.
Una caduta figlia dei disastri del governatore Attilio Fontana e del già liquidato Giulio Gallera. Il colpo di grazia è stato l’azzeramento dei vertici di “Aria”, la centrale degli acquisti lombarda, dopo un anno di problemi: dal caso camici ai test sierologici fino alla gestione dei vaccini.
Come rileva “il Foglio”, il commissariamento del sempre più indigesto Fontana c’è già stato con l’arrivo della Moratti e la promozione del salviniano di ferro, Guido Guidesi, ad assessore allo Sviluppo economico.
Eppure Salvini – visto il crollo del gradimento della Lega nel fortino lombardo – aveva anche accarezzato l’idea di far dimettere Fontana ed evitare così nuove grane.
Ma l’uscita del governatore avrebbe posto un problema di successione: chi, per il Pirellone? Il “Capitone” non ha candidati spendibili pronto uso. La classe dirigente leghista non s’è rinnovata, soprattutto in Lombardia, dove gli equilibri di potere bloccano il ricambio generazionale. Se la next-gen è rappresentata da Susanna Ceccardi e Lucia Borgonzoni, gli anti-leghisti possono dormire sereni…
Basta origliare tra le chiacchierate non proprio benevoli che si scambiano i consiglieri di centrodestra, rimpallandosi le responsabilità della figuraccia
Coi forzisti vicino a Francesco Ferri, la fu giovane promessa azzurra messo a dirigere Aria, che non ci stanno ad accollarsi la colpa del fallimento della super agenzia regionale che dovrebbe sovrintendere all’ attuazione del piano vaccinale. E i leghisti che vedono il loro assessore al Bilancio, Davide Caparini, mettere le mani avanti e ammettere che sì, la creazione di Aria per fusione delle tre precedenti partecipate regionali fu un’idea sua, ma “se non si fosse fatta staremmo messi ben peggio”.
(da Dagonews)
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