GEO BARENTS ATTACCATA DAI CRIMINALI DELLA GUARDIA COSTIERA LIBICA: MIGRANTI FINISCONO IN MARE, FAMIGLIE DIVISE
MEDICI SENZA FRONTIERE: “HANNO SPARATO IN ARIA E COLPITO I MIGRANTI CON IL CALCIO DEI FUCILI, SIAMO RIUSCIUTI A SALVARE 83 NAUFRAGHI, MA HANNO RIPORTATO INDIETRO 29 TRA DONNE E BAMBINI”… SARANNO SULLA COSCIENZA DI QUEI POLITICI INFAMI CHE FINANZIANO UNA ASSOCIAZIONE A DELINQUERE
«Hanno sparato in aria. Ci hanno picchiato con la parte posteriore del fucile. Poi hanno preso le donne e i bambini. Anche mia moglie e i miei figli, di 11 anni e di 3 mesi». L’uomo si tiene la testa tra le mani mentre racconta. «Cosa ne sarà di loro? Dove finiranno stanotte?» ripete.
Le parole raccolte della mediatrice culturale, è di uno dei migranti salvati in mare nel pomeriggio dalla nave umanitaria Geo Barents di Medici senza frontiere. Uno dei soccorsi più difficili e pericolosi dell’ong, ostacolato dalle milizie libiche, che una volta intervenute sul posto hanno preso donne e bambini, separando intere famiglie.
«Una situazione molto drammatica – spiega Fulvia Conte, capomissione di Msf a bordo della nave -. I migranti erano partiti insieme, a un certo punto si sono avvicinati degli uomini libici, incappucciati, hanno sparato in aria e picchiato gli uomini. Poi hanno preso 29 persone, cioè 25 donne e 4 bambini e si sono allontanati. È stato terribile».
Secondo la ricostruzione dei soccorritori gli uomini armati erano su gommoni. Dopo essere intervenuti violentemente hanno fatto cadere in acqua almeno 70 persone, prontamente soccorse dal team di Medici senza frontiere. Ora sulla Geo Barents ci sono 83 migranti, tra uomini e minori non accompagnati. La nave si sta dirigendo verso il porto di sbarco assegnato a Brindisi, dove arriverà domenica.
Geo Barents attaccata dai libici, un testimone: “Hanno sparato in aria, ci hanno picchiato con i fucili e preso le donne e bambini”
«La situazione sulla nave è molto difficile, dopo quello che è successo – aggiunge Conte -. Le persone sono molto provate e chiedono dei familiari. Noi fino alla fine abbiamo cercato di negoziare coi libici visto che il gommone con le persone portate via è rimasto in area, ma non c’è stato niente da fare. Abbiamo chiesto che le famiglie non fossero separate ma niente. Era già successo che gli interventi dei libici fossero così violenti – aggiunge – ma una cosa del genere non ci era mai capitata»
Medici senza frontiere, denuncia una recrudescenza di violenza in mare. «Purtroppo i libici si sentono legittimati dall’Italia e l’Europa, non è la priva volta che violano il diritto internazionale ma non succede nulla, continuiamo a finanziarli per riportare le persone indietro – conclude Conte -. Ma noi ci chiediamo: stanotte i bambini portati via dove dormiranno? Cosa succederà alle donne, che come sappiamo sono spesso abusate? Quando potranno essere riunite le famiglie?».
(da La Stampa)
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