GIOVANI DI FORZA ITALIA, ARRUOLAMENTO FLOP: IL “BABY MARADONA” NON C’E’
IL CAVALIERE DELUSO…DELL’UTRI: “CERCHIAMO ANCORA”
«Bisogna individuare, selezionare, far allenare e poi mettere in campo. Come fa il presidente di una squadra di calcio, mestiere che io ho fatto, quando cerca nuove leve. E vedrà che alla fine la individueremo…», sussurra Marcello Dell’Utri.
Poi il tono di voce del fondatore di Publitalia si fa fermo: «Troveremo una nostra Boschi», dove per «Boschi» s’intende Maria Elena, la giovane deputata renziana che il sindaco di Firenze ha inserito nella sua segreteria.
«Basta cercare ancora e vedrà , troveremo una Boschi berlusconiana per Forza Italia».
La declinazione del tempo al futuro – «individueremo», «troveremo» – dà l’esatta misura di un piano fallito. Quantomeno nella tempistica.
Silvio Berlusconi avrebbe voluto lanciare le facce nuove della rinata Forza Italia già l’8 dicembre, in contemporanea con la vittoria di Matteo Renzi alle primarie del Pd. Invece niente.
Nessun giovane di rilievo emerso dalla selezione di Villa Gernetto, che il Cavaliere aveva affidato appunto a Dell’Utri. Nessun «piccolo Maradona della politica» venuto fuori tra i falchetti lanciati da Daniela Santanchè.
E il fallimento, ad Arcore, deve considerarsi ancora più bruciante se è vero che l’ex premier ha dovuto digerire anche il velocissimo varo della segreteria under 35 promossa dal neo-leader del Pd.
Che comprende proprio quella Boschi che Berlusconi continua a considerare «troppo carina per essere una comunista». E di cui cerca una versione forzista.
Perchè sta diventando un vero e proprio cruccio, per Berlusconi, la ricerca di volti nuovi per Forza Italia.
Il Cavaliere sa che non può rimanere fermo rispetto all’ondata renziana, che sta facendo breccia anche in tutte le trasmissioni tv.
E, in attesa di trovare la nidiata giusta, sta appuntando alcune contromosse per tamponare il fresco tsunami democratico. Non è un caso, infatti, che la numero uno dei giovani di Forza Italia Annagrazia Calabria si veda sempre più spesso in tv.
Come non è casuale la ritrovata visibilità in Parlamento di Mara Carfagna, che l’altro giorno ha stupito molti colleghi col suo intervento nel corso del dibattito sulla fiducia al governo Letta, declamato a braccio e senza sbavature.
Di quest’ultima, però, si dice anche che possa ambire a un incarico di primo piano nel partito. Magari proprio a quello lasciato vacante da Angelino Alfano.
E anche se tutto questo non sarà definito prima della convention del 26 gennaio, c’è già chi, a cominciare da Dell’Utri, registra i «grandi progressi» dell’ex ministro delle Pari opportunità .
«La Carfagna ha fatto dei notevoli passi in avanti. L’ho vista in azione e devo dire che è davvero molto brava».
Nel «chi sale e chi scende» del borsino forzista c’è, insomma, quell’«effetto Renzi» che sta per investire anche il mondo berlusconiano.
Non a caso, per Carfagna e Calabria che salgono, c’è una Santanchè che si vede, anche in tv, sempre meno.
E i falchetti che la pasionaria del berlusconismo radicale aveva provato a lanciare un mese fa?
«I falchetti volano. Saranno volati via anche questi», sorride Dell’Utri.
Anche se Andrea Zappacosta, che dei «falchetti» fu una specie di frontman , non molla la presa. «Sarò presidente di uno dei club Forza Silvio. E penso che, per contrastare Renzi, adesso servano davvero i giovani. Quando un mese fa tutti ci cercavano, qualcuno ha provato a metterci i bastoni tra le ruote. Ma andremo avanti con impegno e fedeltà al presidente Berlusconi, che era e rimane il leader. Se fosse candidabile, non avremmo problemi. Visto che non lo è, però, dobbiamo cercare qualcuno che faccia il candidato premier al posto suo».
E ha le idee chiare il falchetto. «Per me il nome migliore è quello di Marina Berlusconi».
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