GOVERNO KO, SLITTA A MARTEDI IL VOTO SULLA RIFORMA DELL’UNIVERSITA’: SCONTRI E PROTESTE IN TUTTA ITALIA
MAGGIORANZA ANCORA BATTUTA SU UN EMENDAMENTO DEL FINIANO GRANATA… GELMINI E ALFANO IN CONFUSIONE: SI SBAGLIANO E VOTANO UN EMENDAMENTO CON L’OPPOSIZIONE…OCCUPATA LA TORRE DI PISA E BLITZ AL COLOSSEO, SCONTRI A FIRENZE, BOLOGNA E TORINO TRA STUDENTI E POLIZIA… GELMINI: SE STRAVOLGONO IL DECRETO, LO RITIRO
Il voto finale alla Camera sulla riforma dell’Università avverrà nella giornata di martedì 30 novembre entro le 20, lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di Montecitorio.
Intanto questa mattina il governo è stato nuovamente battuto nell’Aula della Camera su un emendamento di Fli alla riforma dell’Università su cui l’esecutivo aveva reso parere contrario.
L’emendamento, all’articolo 16 di cui primo firmatario Fabio Granata, è passato con 261 no, 282 sì e tre astenuti.
«Questa mattina è stato approvato un emendamento di scarso rilievo. Finchè Fli su un emendamento non particolarmente significativo marca una differenza questo rientra nella tecnica parlamentare e non entro nel merito. Mi auguro che non accada che vengano votati emendamenti il cui contenuto stravolga il senso della riforma, non sarebbe accettabile, se così fosse come ministro mi vedrei costretta a ritirarla», ha dichiarato il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini.
Sul fronte delle proteste, gli studenti universitari, dopo il sit-in di mercoledì e il blitz al Senato, hanno proseguito le manifestazioni contro la riforma Gelmini. A Roma rinforzati i presidi delle forze dell’ordine che hanno bloccato gli accessi per impedire l’accesso in piazza Montecitorio, ma Roma è attraversata da stamani da cortei studenteschi.
Alla Sapienza, l’inaugurazione dell’anno accademico (prevista venerdì) è stata rimandata dal rettore.
A Milano un corteo ha attraversato il centro: tensioni con la polizia al Politecnico e in piazzale Loreto, due ragazzi sono rimasti contusi.
A Napoli, la sede dell’Università degli studi Orientale è stata occupata così come il rettorato dell’Università Federico II.
A Palermo sei cortei formati un migliaio di studenti si sono diretti all’Ufficio scolastico provinciale e in seguito hanno bloccato la stazione per un’ora e l’ingresso al porto.
A Bari gli studenti hanno occupato la facoltà di ingegneria del Politecnico.
A Torino sfidando il freddo i ricercatori dell’università hanno trascorso la seconda notte sul tetto della sede delle facoltà umanistiche, sono state occupate le sedi del Politicnico e ci sono stati picchetti davanti alle facoltà di fisica e chimica.
Inoltre davanti alla sede della Regione Piemonte sono stati lanciati uova e fumogeni e la stazione di Porta Susa è stata bloccata per mezz’ora.
Ad Ancona un gruppo di studenti ha occupato il tetto della facoltà di ingegneria del Politecnico.
A Bologna un corteo di qualche centinaio di studenti ha creato qualche difficoltà agli autobus in centro.
A Firenze carica di alleggerimento delle forze dell’ordine davanti a scienze sociali dove si erano raccolti circa 500 giovani dei collettivi di sinistra, che protestavano contro la partecipazione del sottosegretario Daniela Santanchè a un dibattito sull’immigrazione.
In precedenza dai manifestanti erano stati lanciati alcuni fumogeni.
A Cagliari è proseguita l’occupazione del tetto del Palazzo delle scienze: agli studenti si sono associati alcuni ricercatori.
A Pisa gli studenti sono saliti sulla Torre Pendente e hanno srotolato uno striscione.
E’ accaduto alla Camera anche un episodio che la dice lunga sulla tensione che si annida tra le file del governo: Mariastella Gelmini ed Angelino Alfano, nel corso dell’esame degli emendamenti alla riforma dell’Università , hanno votato per errore con l’opposizione, con richiesta di correzione del risultato della votazione.
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