I CONSIGLIERI DEL CSM IN QUOTA FRATELLI D’ITALIA E LEGA CHIEDONO AL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA UN PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE PER IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, CHE HA INDAGATO MELONI, NORDIO, PIANTEDOSI E MANTOVANO PER IL CASO ALMASRI
LO VOI RISCHIA IL TRASFERIMENTO PER INCOMPATIBILITÀ AMBIENTALE … L’ANM REPLICA ALLE SPARATE DELLA DUCETTA: “I MAGISTRATI NON FANNO POLITICA, SAREBBE AUSPICABILE CHE I POLITICI NON PROVASSERO A SOSTITUIRSI AI MAGISTRATI”
Lo Voi sotto assedio. Gli attacchi al Procuratore capo di Roma […] si intensificano. Si alzano i toni, si moltiplicano i fronti. I consiglieri laici del centrodestra del Consiglio superiore della magistratura chiedono che venga aperto un fascicolo sul suo operato, i senatori di Fratelli d’Italia lasciano intendere di voler portare in Parlamento la discussione sul suo utilizzo dei voli di stato
E ancora. Sempre al Csm si rincorrono le voci di un possibile esposto per la vicenda Caputi, spy story all’italiana su alcuni accertamenti dei servizi segreti sul capo di gabinetto della premier.
Tutte storie slegate tra loro. Per tempistiche e modalità. Ma che, se ben intrecciate, possono costituire l’accerchiamento perfetto.
Vicenda chiave è quella della scarcerazione del rimpatrio dell’alto militare libico. In procura a Roma arriva la denuncia dell’ex politico e avvocato Luigi Li Gotti presenta un esposto dove indica nomi e possibili reati. Il procuratore Francesco Lo Voi apre un fascicolo, indaga la premier, il ministro della Giustizia e dell’Interno, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai servizi segreti, e trasmette il plico al tribunale dei ministri.
Molti addetti ai lavori spiegano che l’iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto. Praticamente obbligato. Pena la commissione di un illecito. Per alcuni consiglieri del Csm, invece, non solo l’atto non era dovuto. Ma il procuratore Lo Voi dovrebbe essere sottoposto a un provvedimento disciplinare
E lo scrivono nero su bianco su una richiesta presentata al Comitato di presidenza del Csm. Le firme? Isabella Bertolini, quota FdI molto vicina alla premier, Claudia Eccher, quota Lega, Daniela Bianchini, sponsorizzata dal sottosegretario Mantovano, Enrico Aimi, quota Forza Italia e Felice Giuffré, quota Fratelli d’Italia.
Le motivazioni sono estremamente tecniche. E si possono sintetizzare così: nessun automatismo, il procuratore Lo Voi aveva un margine di discrezionalità che non ha utilizzato. Per questo i consiglieri chiedono «l’apertura di una pratica, anche al fine di eventuali profili disciplinari», per analizzare tempi e modalità. Sarà il Comitato di presidenza del Csm a decidere se archiviare il tutto o darne seguito.
Sempre dal Csm, poi, pare si stia preparando un esposto contro Lo Voi per il fascicolo sulla vicenda Caputi, aperto a carico di alcuni giornalisti del “Domani” per rivelazione di segreto e nato dopo la denuncia del capo di gabinetto della presidenza del Consiglio.
E si potrebbe anche profilare il rischio di un’iniziativa disciplinare del ministro della Giustizia, preceduta dall’invio di ispettori. O l’apertura di una pratica di trasferimento per incompatibilità ambientale. A creare malumori nel governo per una presunta violazione sarebbe stato l’inserimento di un documento dell’Aisi classificato come riservato, che invece sarebbe stato messo a disposizione delle parti.
Tra annunci e iniziative, l’assedio prende forma-
(da agenzie)
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