I FORCONI SI INFILZANO DA SOLI: SOLO TREMILA IN PIAZZA DEL POPOLO, IL GOLPETTO E’ FALLITO
DUEMILA POLIZIOTTI PER TREMILA MANIFESTANTI… CORI DA STADIO, QUALCHE MACCHIETTA IN TUTA MILITARE, I GIAPPONESI FOTOGRAFANO
Roma blindata con più di 2mila poliziotti intorno a piazza del Popolo per la manifestazione del movimento dei forconi, che rimarrà in presidio fino a mezzanotte. La partecipazione alle 16, ovvero un’ora dopo il raduno annunciato, è molto ridotta rispetto alle aspettative del Coordinamento 9 dicembre, l’organismo che riunisce al proprio interno tutte le correnti del movimento dei forconi.
Si attendevano almeno 15mila persone, ma per adesso i manifestanti sono al massimo tremila.
Penosa la giustificazione: “Molti treni diretti a Roma si sono fermati perchè rotti” ha dichiarato all’Agi Danilo Calvani, leader del movimento 9 dicembre durante il presidio.
“Siamo autorizzati a rimanere qui fino a mezzanotte, rispetteremo le consegne, mentre gli altri presidi continueranno” ha continuato Calvani.
Slogan e cori da stadio al centro delle urla dei manifestanti: “Noi la crisi non la paghiamo” e ancora “tutti a casa”.
In piazza anche i manifestanti di Casapound, circa 200, che sono arrivati al presidio sventolando le bandiere tricolore e portando lo striscione “Alcuni italiani non si arrendono”.
Una manifestazione contraddistinta però dalla spaccatura interna al movimento.
Non c’è invece uno dei fondatori del movimento, Mariano Ferro ed è assente anche il presidente di Life, Liberi imprenditori federalisti europei, Lucio Chiavegato, leader della corrente veneta.
Entrambi hanno rinunciato temendo la possibilità di infiltrazioni nel movimento che potrebbero rovinare la protesta.
Ferro rilancia un altro presidio per domenica prossima a Roma.
I manifestanti saranno prima in piazza San Pietro ad ascoltare l’Angelus di Papa Francesco, poi si sposteranno in una piazza della Capitale da concordare con la Questura, dove monteranno un sit-in permanente.
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