“I NOSTRI TORTURATORI SONO STATI COPERTI DAI VERTICI DELLA POLIZIA”: BUFERA SUL PROCURATORE ZUCCA CHE RINCARA LA DOSE
PER GABRIELLI “SONO ACCUSE INFAMANTI”… ZUCCA: “LA RIMOZIONE DEL FUNZIONARIO CONDANNATO E’ UN OBBLIGO, NON UNA SCELTA POLITICA”
I «nostri torturatori sono stati coperti dai vertici della polizia»: è bufera di polemiche sulla frase detta durante un dibattito sulla morte di Giulio Regeni, dal sostituto procuratore della corte d’appello di Genova Enrico Zucca che con il pm Francesco Cardona Albini, ha condotto l’inchiesta e i processi sul massacro compiuto dagli agenti nella scuola-rifugio dei noglobal, al termine del G8 2001 e ha indagato sulle false prove e sulle calunnie che seguirono e sui depistaggi che, in gran segreto, furono orditi ai più alti livelli.
Il primo a reagire il capo della polizia Franco Gabrielli che ritiene quelle parole «accuse infamanti che qualificano soltanto chi li proferisce».
Ma il pm della Diaz non torna indietro e ribadisce: «La rimozione del funzionario condannato è un obbligo convenzionale, non una scelta politica, e queste cose le ho dette e scritte anche in passato. Il Governo deve spiegare perchè ha tenuto ai vertici operativi dei condannati. Fa parte dell’esecuzione di una sentenza».
E ancora: «Noi violiamo le convenzioni è difficile farle rispettare ai Paesi non democratici».
Poi, sulla decisione del Csm, l’organo di autogoverno della magistratura, di avviare accertamenti preliminari sulle sue frasi riportate dalla stampa, aggiunge come «è normale e doveroso, quando succedono queste cose, che Csm e ministero si accertino sui fatti».
(da agenzie)
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