I NUMERI ATTUALI ALLA CAMERA: BERLUSCONI LA MAGGIORANZA NON CE L’HA
ANCHE CON CALEARO, CESARIO E SCILIPOTI ARRIVA A 310… MENTRE I SI’ ALLA MOZIONE DI SFIDUCIA SI ATTESTANO A 316… ESISTONO POI LE INCOGNITE, LE ASSENZE, I MALATI IMPROVVISI… LA CAMPAGNA AQUISTI VERSO IDV E PD
Il quadro politico è in continua evoluzione e la situazione potrebbe venire modificata dai contatti fino all’ultimo minuto.
Dato che si parla di possibile superamento dei 316 voti da parte delle truppe berlusconiane, vediamo di fare il punto della situazione.
Sulla carta, fino a questo momento, la maggioranza ha 308-310 voti.
Pdl (235), Lega (59), Noi Sud-Pid (11), il repubblicano Francesco Nucara e Francesco Pionati dell’Adc fanno 307 voti
A questi potrebbero essere sommati Cesareo, Calearo e Scilipoti, ma gli ultimi due potrebbero semplicemente astenersi, quindi si puo’ arrivare a quota 308, massimo 310.
Vediamo l’altro fronte.
L’opposizione di centrosinistra conta su 229 voti: Pd (206), Idv senza Scilipoti (23) a cui bisogna aggiungere due deputati del misto, Giuseppe Giulietti (non iscritto ad alcuna componente) e Roberto Rolando Nicco (minoranze linguistiche) e siamo a 231.
Il cosiddetto terzo polo, in base alle firme in calce alla mozione di sfiducia depositata a Montecitorio nei giorni scorso, ha 85 voti: Fli 34 (vanno esclusi, infatti, Fini che per prassi non vota e l’ ‘indecisò Giampiero Catone), Udc (35), Api (6), Mpa (5), i 3 Liberaldemocratici, visto che il loro leader, Italo Tanoni, assicura anche il consenso dell’incertò Maurizio Grassano.
A questi si aggiungono 2 parlamentari del misto, il repubblicano Giorgio La Malfa e il non iscritto ad alcuna componente, il liberale Paolo Guzzanti.
Sommati a quelli precedenti, danno un totale di 316 si alla sfiducia.
Nella peggiore delle ipotesi, sarebbe quindi un 316 a 310.
Resta, quindi, il nodo delle minoranze linguistiche.
In occasione del voto di fiducia del 29 settembre scorso i due altoatesini della Svp Siegfried Brugger e Karl Zeller si astennero, mentre il valdostano di Uv Nicco votò contro.
Dovrebbero fare la stessa cosa, quindi non inciderebbero.
Ma vi sono poi le trattative e gli incerti.
Sono gli Idv Razzi a Anita Di Giuseppe, l’Udc Scanderebech, il liberal Grassano, il Fli Catone, 1 deputato abruzzese del Pd, Guzzanti del misto.
Poi c’è il problema reale delle tre deputate prossime al parto: Cosenza e Nogherini sono in gravidanza a rischio e oltre il limite di gestazione, la Bongiorno ricoverata già da una settimana.
Se non dovessero votare saremmo a 313 a 310, con un margine quindi molto ridotto per l’opposizione. Ma, salvo impedimenti dell’ultimo minuto, siamo convinti che le tre ci saranno.
Sempre tra i nomi degli incerti, prevarrebbe più l’astensione che il voto a favore del governo.
Resta il capitolo “finiani”, ma quello merita di essere trattato a parte, anche alla luce dell’incontro di stamane che i deputati Fli avranno con Fini.
Leave a Reply