UN CONSIGLIO A FINI: LA PRIMA COSA DA FARE? MANDARE I CARABINIERI A MONTECITORIO
DI FRONTE A PUBBLICHE DICHIARAZIONI DI TARIFFE DI COMPRAVENDITA DEI DEPUTATI, IL PRESIDENTE DELLA CAMERA FACCIA REGOLARE DENUNCIA ALLA MAGISTRATURA… CORRUZIONE NON E’ SOLO OFFRIRE DENARO, MA ANCHE PROMETTERE POSTI DI GOVERNO… LA BASE FUTURISTA VUOLE CHE BERLUSCONI SE NE VADA A CASA
Che l’avvicinarsi della data del 14 dicembre, con relativa votazione della sfiducia al governo forzaleghista, avrebbe determinato fibrillazioni in tutti i gruppi politici era cosa scontata.
Come era da mettere in preventivo lo scatenersi della campagna acquisti da parte di chi teme di ritrovarsi senza poltrona, magari sostituita da una scomoda sedia di tribunale dove presentarsi, come tocca peraltro a tutti i comuni cittadini.
Ci chiediamo però, di fronte a una sudamericana campagna acquisti dei deputati, posta in essere per restare aggrappati disperatamente alla poltrona, denunciata non solo da tutta la stampa italiana, ma addirittura da singoli parlamentari, se sia lecito far finta di nulla.
Se di fronte a un Calearo che parla di tariffe dai 300.000 ai 500.000 euro, se dinanzi a un Razzi che parla di promessa di azzerargli il mutuo, se di fronte a offerte di posti da ministro, sottosegretario, rielezioni sicure, consulenze, qualcuno non ritenga opportuno intervenire.
In primo luogo proprio Fini che di tale manovra è vittima e che in qualità di presidente della Camera, di fronte a notizie di reato, dovrebbe chiedere l’intervento della magistratura, per porre fine a un lercio scambio che sta recando un grave danno di immagine internazionale al Paese.
Che i deputati vengano convocati dai carabinieri e mettano nero su bianco chi, come e quando sono stati “invitati” ad assicurare la fiducia al governo, in cambio di quali promesse o assicurazioni.
Se si vuole parlare di legalità , si cominci dal vertice a dare l’esempio, tutelando l’immagine delle istituzioni parlamentari.
Sarebbe una iniziativa che provocherebbe polemiche?
Caro Fini, fai in questo caso come ha detto Verdini: fregatene, gli italiani onesti sarebbero con te.
Ma sarebbe anche opportuno che Fini non rimanesse vittima dei giochi di palazzo in cui Berlusconi è esperto, da tipico commediante del teatrino della politica.
La base di Futuro e Libertà a Perugia è stata chiara, accogliendo con un boato la richiesta di dimissioni del premier.
I passaggi erano stati indicati chiaramente: dimissioni, visita a Napolitano per rimettere il mandato, stesura di un nuovo programma, non solo economico, riduzione dei poteri di Tremonti e soprattutto della Lega, riequilibrio della coalizione con l’entrata dell’Udc, nuova legge elettorale.
Berlusconi ha rifiutato con la sua solita arroganza tale ipotesi?
Suo diritto, ma a quel punto si voti la sfiduci come promesso, senza se e senza ma.
Ricordate quando si diceva che “non vogliamo morire democristiani”?
E ora dovremmo morire per puttanieri e zoccole, amichetti dei mafiosi e corrotti?
Altro che Berlusconi bis, il governo degli spot e del “fare nulla” se ne deve andare a casa.
Sono loro i traditori della vera destra sociale, nazionale e liberale.
E quanto ai collusi con la sinistra, se c’è un amico dei dittatori comunisti e dei regimi dei peggiori tagliagola marxisti quello si chiama Silvio Berlusconi che con loro ci fa pure gli affari.
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