I PARTITI ORA HANNO PAURA CHE TREMONTI TAGLI I RIMBORSI ELETTORALI
NEL BILANCIO PER IL 2009 MANCANO 100 MILIONI PER I RIMBORSI ELETTORALI, INDICATI PER ORA SOLI 161…PDL E PD GIA’ INSORGONO, VOGLIONO L’INTERA TORTA CHE GLI SPETTA… MA PERCHE’ QUESTI “RIMBORSI ELETTORALI” SONO TRE VOLTE I SOLDI REALMENTE SPESI DA CIASCUNO PARTITO IN CAMPAGNA ELETTORALE? …. NESSUNO CE LO SPIEGA MAI
Per legge, ai partiti tocca un euro di rimborso per ogni cittadino iscritto nelle liste elettorali. Una torta che viene poi ripartita ai movimenti politici in proporzione ai voti presi. La pacchia è che il rimborso non arriva soltanto dalla partecipazione alle elezioni politiche, altri soldi i partiti li incassano per le Europee e le Regionali.
Due conti rapidi: ogni anno lo Stato versa ai movimenti 50,3 milioni di euro. Cifra che va moltiplicata poi per due ( Camera e Senato) e poi per cinque ( come gli anni di una legislatura): e si arriva a oltre 500 milioni di euro., ovvero 1.000 miliardi delle vecchie lire.
Non è finita: in caso di scioglimento anticipato delle Camere, i partiti continuano lo stesso a percepire il rimborso elettorale. Un esempio: attualmente i partiti percepiscono il rimborso delle spese per la consultazione ultima del 2008, ma anche quello per le elezioni del 2006 ( e per altri due anni), anche se con una riduzione del 24,5%.
In pratica incassano altri 37,6 milioni di euro da moltiplicare per due ( Camera e Senato).
Per darvi un’idea, solo per le ultime elezioni 2008, ecco i rimborsi previsti ai partiti: PdL 160.446.990 euro, Pd 141.988.246 euro, Lega Nord 35.329.331 euro, Udc 24.018.774 euro, Italia dei Valori 18.427.608 euro, Sinistra arcobaleno 13.356.565 euro, La Destra 9.629.998 euro, Mpa 4.670.297 euro.
In pratica gli italiani avevano abrogato il finanziamento pubblico ai partiti e si è fatto rientrare dalla finestra quello che era uscito dalla porta. Anzi aumentando in maniera notevole i contributi.
Per il 2008 i conti dei partiti sono a posto, i soldi sono arrivati, anche se in ritardo. Il problema è il nuovo anno. Per il 2009 i fondi messi a bilancio previsionale dello Stato dal ministro Tremonti non bastano. Se ne sono accorti a Montecitorio ed è scattato l’allarme.
E’ la Camera dei Deputati, insieme al Senato, che batte cassa al Tesoro e poi gira la moneta agli amministratori dei partiti. L’allarme è nero su bianco nella relazione allegata al bilancio preventivo della Camera.
Il documento presentato dai deputati questori ( quelli che amministrano la cassa del palazzo) e ripreso dal Sole 24 ore definisce “insufficiente” lo stanziamento previsto nel “capitolo 1638 del progetto di bilancio dello Stato 2009 per l’erogazione dei rimborsi ai partiti”.
La somma prevista dal Tesoro è pari a circa 161 milioni di euro. Cifra che secondo i deputati questori ( Colucci e Mazzocchi del PdL e Alboneti del Pd) non basta. Per onorare i pagamenti servono altri 100 milioni.
Il timore, tra i tesorieri dei vari partiti, è che Tremonti abbia in testa qualche taglio, magari appellandosi alla crisi del Paese.
I più navigati fanno notare che alla fine i soldi saranno tutti scuciti, si è mai visto “cane che mangia cane?”, e che avverrà a tempo debito una ricca integrazione del capitolo di bilancio. Non stentiamo a crederci, alla fine i partiti avranno l’intera torta prevista dalla normativa.
Quello che nessuno ha mai spiegato agli Italiani, visto che ufficialmente si tratta di una norma sui “rimborsi elettorali”, ovvero delle spese reali sostenute dai partiti in campagna elettorale, perchè queste spese sono forfaitizzate, ovvero non abbiano riscontri reali di pezze giustificative, e corrispondano, a detta di tutti gli esperti, a una cifra tre volte superiore a quelle che sono le vere spese sostenute sotto elezioni.
Spendi 1 e incassi 3 insomma… e stranamente la cosa va bene a tutti… strano eh?
Se si iniziasse a far pulizia da qua, se ne vedrebbero delle belle, ma la cosa non interessa ai “duri e puri” di nessun partito, a destra come a sinistra.
Pecunia non olet.
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