I SONDAGGISTI: “SENZA BERLUSCONI FORZA ITALIA RISCHIA UN CROLLO”
PARTITO ANCORA AL LIVELLO DELLE POLITICHE MA SOLO FINCHE’ L’EX PREMIER RESTA AL CENTRO DELLA SCENA…E BARBARA PIACE PIU’ DI MARINA
«Secondo me, può succedere di tutto. Anche perchè la lotta interna a Forza Italia, dopo che s’è capito che Silvio Berlusconi non potrà essere candidato, è ormai percepita dall’elettorato. Se questa situazione non si ricompone…».
Quando il sondaggista Roberto Weber dice che «può succedere di tutto», in testa ha anche una cifra. Che indica come se fosse la cosa più scontata del mondo.
«Sì, se i berlusconiani non fanno quadrato, Forza Italia rischia di crollare al 12 barra 13 per cento».
Parliamo di venti e passa punti percentuali in meno rispetto all’esordio vincente del Pdl alle politiche del 2008.
E di dieci in meno rispetto alle ultime elezioni politiche, quando lo score del partito berlusconiano si fermò al 21,57% alla Camera e al 22,30% di schede valide per il Senato.
L’altalena degli ultimi sondaggi di Forza Italia, elencati istituto per istituto dall’ultima edizione del Mattinale di Renato Brunetta, ruota attorno al 22 per cento.
C’è il 21,9 che gli accredita Swg, il 24,1 di Tecnè, il 21 di Datamedia, il 23,2 di Ipsos, fino a scendere al 20,8 di Emg, per poi risalire al 21,5 di Ipr e al 22,8 di Euromedia.
Ma il «rischio tracollo», secondo Weber, è tecnicamente possibile.
Come una deflagrazione in grado di disperdere un patrimonio nel giro di poche settimane. «Berlusconi ha una sola possibilità di andare sopra il 20 per cento. Trovare il modo di far passare il messaggio che la leadership è saldamente nelle sue mani. E che questa leadership viene esercitata. Gli scontri interni al partito degli ultimi giorni, agli occhi dell’elettorato, mostrano una situazione diversa…».
E il dramma vero, sempre secondo il numero uno di Swg, «è che a Forza Italia rischia di mancare una base di consenso. Se Renzi governa bene, il Pd avanzerà senz’altro. Se invece governa male, si arricchiranno le schede a favore del Movimento Cinque Stelle, che comunque alle Europee potrebbe andare molto bene…».
Alessandra Ghisleri, che dalle parti di Arcore è sempre stata considerata «la» sondaggista di riferimento, inquadra la situazione di Forza Italia corredandola di un gigantesco punto interrogativo.
«Renzi sta provando a governare col piglio dell’immediatezza, come piace ai giovani. Grillo si sta facendo intervistare in tv, e adesso nei talk-show manda anche i migliori dei suoi, per provare a dare un’idea di concretezza e serietà . A differenza dei due competitor , però, Berlusconi non potrà adottare una strategia prima del 10 aprile».
È la fatidica data in cui il tribunale di Milano deciderà sulla pena principale che l’ex premier deve scontare.
«Da lì comincerà la vera partita di Forza Italia», sottolinea la sondaggista di Euromedia research. Impossibile, secondo la Ghisleri, provare a discutere di possibili carte di riserva.
A cominciare dall’ipotesi che Berlusconi punti su qualcuno dei suoi figli. «Questo scenario per adesso è stato smentito», ricorda.
E comunque all’ex premier «rimangono molte carte. Il fatto che Forza Italia sia decisiva per il processo di riforme è una di queste.
E la “voce” di Berlusconi, anche se dopo il 10 aprile potrebbe essere il “silenzio”, è un’altra». Più pessimista, molto di più, Weber. «Barbara va meglio della sorella Marina. Piace al 65 per cento di quelli che si dichiarano elettori di Forza Italia. Quindi molto di più della sorella maggiore…».
Ma anche la vicepresidente del Milan è lontana dall’indice di gradimento del padre.
«Molto lontana», scandisce Weber. Segno che il pallino di Forza Italia è sempre nelle mani dell’unico esponente che non potrà lanciarlo. Sempre lui.
Tommaso Labate
(da “il Corriere della Sera“)
Leave a Reply