I VINI PREGIATI DANNO ALLA TESTA ALLA LEGA: ORA VEDONO TRIPLO
SALVINI A GENOVA: COME 400 PERSONE DIVENTANO 1500 PER GLI ORGANIZZATORI… MA LA BALLA VIENE SMENTITA DAI FATTI
Che tra i regali natalizi messi in conto ai contribuenti ci fossero anche vini pregiati, oltre a ricevute di pranzi a base di ostriche al Cafè de Turin di Nizza, soggiorni nei fine settimana in rinomate località turistiche e persino la ricevuta di un motel del Pavese, non è un mistero, si inquadra nel clima delle festività .
Si tratta dell’insieme dei fatti accertati dalla GdF nell’inchiesta sui rimborsi per cui sono indagati i tre consiglieri regionali della Lega in Regione Liguria (tre su tre).
Non vorremmo che proprio una bottiglia di vino di troppo fosse all’origine dell’infortunio degli organizzatori leghisti in occasione del comizio tenuto ieri da Salvini a Genova al Teatro della Gioventù.
A fronte di una scarsa affluenza (inferiore a quella del Bossi dei tempi migliori, per capirci), pari in realtà a circa 400 persone, “a detta degli organizzatori”, come ci tiene a precisare “il Secolo XIX”, gli amici dell’alpinista Rixi preferiscono arrampicarsi sugli specchi e parlano di “1500 presenti divisi su tre sale”.
In realtà Salvini ha parlato in una sala che contiene 368 persone + 3 portatori di handicap (evitate battute, grazie…).
Considerando qualche persona in piedi si arriva a 400-430 persone a stare larghi.
Va beh, direte, ma hanno detto che vi erano altre due sale per contenere gli altri 1.000-1100.
Peccato che non vi siano “altre due sale”, intanto, ma una sola.
E che questa contenga appena 100 persone + tre disabili (come da link seguente:
http://www.tkcteatrodellagioventu.it/tkcteatrodellagioventu/affittaTkc.html
Totale massimo 500 persone, ammesso che la seconda sala (che non è attigua) fosse stata attrezzata alla bisogna, in che non ci risulta.
Anche perchè sarebbe incomprensibile il motivo per cui qualcuno avrebbe dovuto sedersi in un saletta deserta quando Salvini era altrove.
Ci sorge un sospetto: non è che la terza misteriosa sala collegata fosse quella della gelateria del vecchio sodale Belsito, a 15 metri dal teatro della Gioventù, ma che pare tutti i leghisti abbiano evitato anche per solo un caffè (che ingrati, dopo l’aiuto economico che Belsito aveva elargito a suo tempo per aprire nuove sedi del Carroccio).
Va beh, anche considerando i 100 antagonisti che in fondo sempre per dimostrare il loro affetto a Salvini sono venuti, resta sempre un buco di 900 persone.
Non resta che chiedere una rogatoria internazionale alla Francia.
Magari erano in veste di clandestini a Nizza al cafè de Turin a gustare crostacei dopo che alla frontiera li avevano respinti come indesiderati.
Come hanno fatto i genovesi, in fondo.
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