IKEA RESTITUISCE UNA PARTE DEGLI AIUTI PUBBLICI A NOVE STATI: “CRISI MENO GRAVE DELLE ATTESE”
“E’ LA COSA GIUSTA DA FARE, NON VOGLIAMO APPROFITTARNE”… UNA LEZIONE A TANTI INDUSTRIALI STRACCIONI ITALIANI CHE SANNO SOLO SUCCHIARE SOLDI ALLO STATO
Sussidi pubblici restituiti allo Stato a fronte di un calo delle vendite meno marcato di quanto atteso.
E’ quanto ha intenzione di fare Ikea, il gigante svedese dell’arredamento. “Ikea è in contatto con i governi di nove paesi per restituire gli aiuti governativi che abbiamo ricevuto per coprire gli stipendi dei colleghi durante il culmine della pandemia”, ha detto all’Afp un portavoce di Ingka Group, che gestisce la maggior parte delle operazioni di vendita al dettaglio di Ikea.
Nove i Paesi da cui la società avrebbe ricevuto sostegni pubblici in questi mesi: Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Irlanda, Portogallo, Romania, Serbia, Spagna e Stati Uniti.
“Anche se nessuno sa come le cose continueranno a svilupparsi, ora abbiamo una migliore comprensione dell’impatto della crisi sulla nostra attività e abbiamo quindi deciso di ripagarla, perchè è la cosa giusta da fare”, ha detto Tolga Oncu, responsabile delle operazioni di vendita al dettaglio
(da agenzie)
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