IL CENTRODESTRA ALLA BATTAGLIA DELLE POLTRONE
PRESIDENZA DEL COPASIR E IL POSTO DELLA CARFAGNA A MONTECITORIO AL CENTRO DELLA DISPUTA: TRE PARTITI PER DUE POLTRONE
Tre partiti per due poltrone. Il centrodestra non sarà dilaniato dalle lotte intestine come Pd e M5S, ma in queste ore si è aperta una doppia competizione: per il posto di vicepresidente della Camera, lasciato dalla ministra forzista Mara Carfagna, e per quella ben più pesante e operativa di presidente del Copasir, la guida parlamentare dei servizi segreti finora ad appannaggio del leghista Raffaele Volpi.
La legge parla chiaro, la presidenza della commissione bicamerale spetta all’opposizione. E da quelche giorno la Lega di Matteo Salvini è parte della maggioranza che sostiene il governo Draghi. Insomma, la carica spetterebbe a Fratelli d’Italia. Tuttavia non è affatto detto che Giorgia Meloni insista per strappare la carica all’alleato leghista, tanto più che Volpi gode di simpatie bipartisan. Se, al contrario, Fdi ottenesse la presidenza, allora Salvini punterebbe dritto sulla vicepresidenza della Camera.
L’elezione del nuovo vice a Montecitorio avverrà mercoledì 10. Al momento Forza Italia ha maggiori chance. Intanto perchè quel posto era occupato da una sua parlamentare, Mara Carfagna appunto. E poi perchè ci sono proprio due donne a contendersi la carica di prestigio: una forzista della prima ora, già due volte ministro, come Stefania Prestigiacomo, e una sua collega neanche quarantenne ma in Parlamento dal 2008, come Annagrazia Calabria.
Derby rosa, dunque, in un ufficio di presidenza che conta solo una vice donna su quattro (la grillina Maria Edera Spadoni). Il già ex vicepresidente della passata legislatura, Simone Baldelli, fa da outsider nella competition berlusconiana. Il Cavaliere non si è ancora pronunciato ma lo farà nelle prossime ore.
Matteo Salvini sta alla finestra ma farà sentire tutto il suo peso anche in questa partita se dovesse appunto perdere la presidenza del Copasir. Due i nomi che scaldano i motori. Anche per loro una donna, Barbara Saltamartini, e il fedelissimo del leader, l’ultra cattolico Lorenzo Fontana. Il leghista preferisce tenere il cappello sul Copasir, ma molto dipenderà da quanto Giorgia Meloni sarà disposta a combattere.
(da agenzie)
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