IL COMUNE DI NAPOLI ASSEGNA TRE CASE POPOLARI A FAMIGLIE DI CAMORRA
BUFERA SU DE MAGISTRIS, MA IL PROBLEMA E’ CHE UNA LEGGE REGIONALE DEL 1997 NON ESCLUDE DALLA ASSEGNAZIONE GLI INDAGATI O I CONDANNATI… SE NON LA SI CAMBIA CHI VIENE ESCLUSO POTREBBE VINCERE IL RICORSO
Nuova bufera sul sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. La storia l’ha tirata fuori il quotidiano napoletano il Mattino: tre alloggi popolari di Scampia sono stati assegnati a famiglie di persone sotto inchiesta per «reati associativi», tra cui quella di Davide Francescone, accusato di essere uno degli assassini di Antonio Landieri, vittima innocente della faida nel quartiere.
Il governo è intervenuto subito per esortare il comune di Napoli a fare un passo indietro. In particolare, ci ha pensato il ministro per il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti.
Come riporta il Corriere della Sera, il ministro è entrato nel merito:
“Il parere dell’Avvocatura del Comune di Napoli che ha consentito l’assegnazione di alloggi popolari a famiglie di camorristi – attacca il ministro – appare a dir poco formalistica. In questo caso il buon senso ci dice che chi si è macchiato di crimini di camorra non può passare avanti ai cittadini onesti in una graduatoria pubblica. Il Comune trovi il modo per riallineare l’interpretazione delle regole. Uno dei nostri obiettivi è abbattere le Vele di Scampia. Il governo fa quello che deve fare per i napoletani, lo faccia anche il sindaco”.
Il Comune però sembra non voler fare un passo indietro, nascondendosi dietro un’interpretazione a dir poco formalistica della legge:
“Abbiamo semplicemente applicato una legge regionale del 1997 – spiega Fabio Ferrari, avvocato del Comune di Napoli – che non esclude dalle assegnazioni nemmeno gli indagati o i condannati per camorra. Ci siamo limitati a fornire un parere non vincolante”
E il sindaco? Si difende così:
“Gli uffici comunali hanno svolto un lavoro che è entrato nella storia di questa città , per consentire l’abbattimento delle Vele abbiamo assegnato alloggi a 188 famiglie. Siamo una casa di vetro. Andiamo orgogliosi del fatto che in un contesto difficile e con leggi complicate abbiamo gestito in piena trasparenza e correttezza le assegnazioni”
(da “Huffingtonpost“)
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