IL CONTROLLORE “ACCOLTELLATO DA UN UOMO DI COLORE” SUL TRENO A LODI SI ERA INVENTATO TUTTO
ORA E’ ACCUSATO DI CALUNNIA E SIMULAZIONE DI REATO… SMASCHERATO DALLE TELECAMERE… MA PER GIORNI LA FOGNA RAZZISTA AVEVA SUONATO LA GRANCASSA
Si era inventato tutto il capotreno che mercoledì 19 luglio aveva denunciato di essere stato accoltellato da un uomo di colore sul Regionale Trenord delle 7 da Piacenza a Milano Greco Pirelli. Lo ha spiegato il procuratore della Repubblica di Lodi Domenico Chiaro.
Il caso è stato risolto in pochi giorni dalla polizia di Lodi che con la Scientifica ha analizzato anche tutti i filmati delle telecamere delle ferrovie. L’uomo è stato accusato, dunque, di calunnia e simulazione di reato.
La notizia dell’aggressione aveva creato un enorme allarme sicurezza, soprattutto tra i dipendenti di Trenord che avevano immediatamente proclamato uno sciopero per chiedere più protezione per il personale viaggiante.
Il 24 luglio, dunque, tutti i treni della Lombardia si erano fermati per quattro ore. L’adesione era stata altissima. Non solo, sempre in tema di sicurezza, era stato anche convocato uno specifico tavolo in prefettura per discutere
Feltri, soccorso dai poliziotti con un coltello conficcato nella mano, aveva raccontato di essere stato accoltellato da uno straniero durante il normale giro di controllo dei biglietti. Il controllore aveva poi descritto il suo aggressore: “Scuro di pelle, alto, magro, con le treccine ai capelli”. Aveva anche detto che subito dopo l’aggressione era fuggito forzando le porte del treno.
(da agenzie)
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