“IL DECRETO DEL GOVERNO ITALIANO CHE FISSA UN TETTO AI PREZZI DEI VOLI PER LE GRANDI ISOLE È SPAZZATURA, NON RISPETTEREMO QUELLA STRONZATA”
MICHAEL O’LEARY, CAPO DEL GRUPPO RYANAIR: “L’ALGORITMO CHE CAMBIA I PREZZI A SECONDA DEL CELLULARE CHE USI? UNA CAZZATA. LE AUTORITA’ ITALIANE SI FOTTANO. NON SI CAPISCE NULLA DEL PROVVEDIMENTO, NEMMENO AL MINISTERO DEL MADE IN ITALY HANNO IDEA DI COME APPLICARLO. SICURAMENTE VERRÀ BOCCIATO DALL’EUROPA”
Il decreto del governo che fissa un tetto ai prezzi dei voli per le grandi isole? «Pura spazzatura». L’algoritmo? «Oooh l’algoritmo… ho letto tante di quelle cazzate nei documenti ufficiali italiani che non ci posso credere». È un fiume in piena Michael O’Leary, super capo del gruppo Ryanair, la principale low cost in Europa, la seconda nel mondo e primo vettore in Italia per passeggeri trasportati. O’Leary è stato in silenzio tutti questi giorni dopo il provvedimento contro il caro voli. Ma in una lunga intervista con il Corriere della sera a Milano si fa fatica a trattenerlo.
Quindi non c’è un algoritmo che cambia i prezzi a seconda del cellulare che usi?
«Questa cosa è una cazzata»
In che senso?
«Noi abbiamo un algoritmo. Se il volo si sta riempiendo come previsto i prezzi salgono. Se non succede dobbiamo ridurre le tariffe. Non ce ne frega un c… del tipo di telefonino che uno sta utilizzando».
L’Enac e il governo non la pensano così.
«I clown all’Enac ritengono che la soluzione sia mettere un tetto alle tariffe».
Il decreto insomma non vi va proprio giù.
«Il decreto è illegale perché le regole europee sostengono che i prezzi vengono fissati dal mercato. E non è nemmeno applicabile».
Perché?
«Il decreto dice che la tariffa massima nel periodo di picco non può essere superiore del 200% al prezzo medio. Ma prezzo medio di cosa?»
Di quella rotta…
«E chi lo conosce?»
Dovreste comunicarlo voi alle autorità di controllo italiane.
«Non ci penso nemmeno. Non è affare loro saperlo».
Però è così.
«Che si fottano».
Così rischiate multe salate.
«No. Quello che succederà – e lo stiamo facendo – è che dovremo ridurre l’offerta sui collegamenti nazionali e aumentare i voli internazionali non colpiti dal decreto».
Avete già iniziato a farlo in Sardegna riducendo i posti dell’8%.
«E non ci fermeremo qui».
Ci risulta che taglierete anche in Sicilia.
«Sì. Ridurremo i voli nazionali anche lì del 10%. Succederà che le tariffe sui voli interni saliranno e quelle sui voli internazionali scenderanno».
Ma voi avete capito come applicare questo decreto?
«Non si capisce nulla. Nemmeno al ministero delle Imprese e del Made in Italy hanno idea di come applicarlo».
Sperate in una mossa dell’Europa?
«Sicuramente. Loro bocceranno il provvedimento italiano. Ma intanto noi non rispetteremo quella stronzata».
(da Il Corriere della Sera)
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