IL DISASTRO DELLA LINEA DI MAIO NEL M5S: ALLEARSI CON I RAZZISTI HA SOLO FATTO IL GIOCO DI SALVINI
PERSI 6,5 PUNTI IN OTTO MESI, DAL 32,7% DI MARZO AL 26,2% DI NOVEMBRE… MENTRE LA LEGA DAL 17,4% E’ ARRIVATA AL 30,8% PERCHE’ SI E’ SOLO CERCATA DI RINCORRERLA
La Repubblica oggi ripercorre con la supermedia dei sondaggi Youtrend/AGI come si sono evolute le preferenze nei sondaggi tra MoVimento 5 Stelle e Lega a partire dal 4 marzo, ovvero da dopo la chiusura delle urne e la lunga e faticosa gestazione del governo gialloverde.
Quello che si osserva nettamente è che negli otto mesi che sono passati Salvini ha prima superato e poi staccato nei sondaggi i grillini, che hanno avuto sin dal primo momento della nascita del governo gialloverde un’emorragia di voti netta e pesante, che si è avverata da settembre in poi.
La Lega fino a un certo punto ha cannibalizzato i voti di Forza Italia e Fratelli d’Italia, poi ha svuotato anche il campo (residuale) dei partitini alla sua destra e quindi ha cominciato a drenare consensi tra i grillini.
Un’ascesa forse anche innescata dal fatto che Salvini è percepito come “nuovo” nonostante sia il politico più vecchio su piazza dopo Mattarella proprio perchè ha legato il suo destino a quello del M5S.
E se dovesse scioglierlo per costituire un nuovo governo con il vecchio centrodestra potrebbe perdere parte dei consensi guadagnati.
Spiega Claudio Tito che i sondaggi mostrano allora come la forza di Salvini sia quasi raddoppiata in sei mesi — sforando il tetto del 30 per cento dei consensi — e quella pentastellata sia sensibilmente calata. In politica i rapporti di forza non sono mai un elemento ignorabile per troppo tempo. E con le elezioni europee di maggio, potrebbe diventare lampante.
(da agenzie)
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