IL FERMO DI DUE MIGRANTI PER LO STESSO REATO COMPIUTO DA MARONI, MA ALLORA SALVINI NON DISSE GRAZIE AI MAGISTRATI
LA PROCURA DI TRAPANI HA CONTESTATO I REATI DI RESISTENZA E MINACCIA A PUBBLICO UFFICIALE, DISPONENDONE IL FERMO… MARONI FU CONDANNATO A 4 MESI E 20 GIORNI PER LO STESSO REATO, MA NON FECE UN GIORNO DI GALERA E DIVENNE PURE MINISTRO DEGLI INTERNI
La Procura di Trapani ha emesso un decreto di fermo a carico di Bichara Tijani Ibrahim Mirghani e Ibrahim Amid, finora indagati a piede libero per violenza privata. modificando le accuse iniziali e contestando i reati di resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale.
Deciderà il Gip se le accuse sono sostenibili o se si è voluto dare un contentino a chi voleva l’arresto di tutti i 68 profughi definiti delinquenti per lucrare politicamente sulla vicenda.
E successivamente deciderà l’aula di giustizia dopo un regolare processo.
Salvini, dopo aver attaccato i giudici, oggi li ha ringraziati.
Peccato che Salvini (e i suoi adepti razzisti) abbia la memoria corta: i reati contestati sono gli stessi che portarono Roberto Maroni a subire una condanna definitiva a 4 mesi e 20 giorni di reclusione per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale per aver impedito a degli agenti inviati dalla Procura di Verona nell’ambito dell’inchiesta sulla “Guardia Nazionale Padana” (siamo nel 1996) di poter perquisire la sede del partito in via Bellerio a Milano.
Maroni si distinse non per aver spintonato un marinaio italiano ma per aver aver morso il polpaccio di un agente.
In quel caso Salvini non disse grazie alla procura che condannò Maroni.
Come non lo disse ai giudici della quarta sezione penale del Tribunale di Milano che hanno condannato Vittorio Sgarbi a cinque mesi di carcere per resistenza a pubblico ufficiale per un diverbio che il critico d’arte ha avuto con alcuni carabinieri .
Nè Maroni nè Sgarbi furono arrestati, i due profughi sì.
I poveracci non godono di immunità .
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