IL FURTO DEGLI ARBITRI NELLA PALLANUOTO, LA MALAFEDE EVIDENTE DEGLI ORGANI DI CONTROLLO, UN GOVERNO DI CACASOTTO
L’ITALIA NON CONTA UN CAZZO, NEANCHE DI FRONTE A UNA RAPINA SA MOSTRARE MUSO DURO… ONORE AI NOSTRI PALLANUOTISTI DERUBATI
Tutto il mondo della pallanuoto ha condannato le decisioni dell’arbitro montenegrino (non a caso balcanico) che ha falsato la partita Italia-Ungheria nei quarti di finale olimpici della specialità.
Riepiloghiamo i fatti: il nostro atleta Francesco Condemi porta in vantaggio l’Italia con un tiro preciso, la sua mano a conclusione del tiro colpisce casualmente il difensore ungherese che cerca di opporsi, una normale azione di gioco come se ne vedono tante in acqua. Interviene l’arbitro del Montenegro che giudica “azione violenta” il tiro di Condemi, ne decreta l’espulsione definitiva, annulla il gol, ne regala uno agli avversari, assegna un rigore agli ungheresi e decreta l’inferiorità numerica per quattro minuti all’Italia.
In pratica l’Ungheria passa da meno uno a più due. Il risultato finale sarà di parità, poi l’Ungheria vincerà la lotteria dei rigori e l’Italia è stata eliminata.
Per chi ha una certa dimestichezza con questa disciplina (come noi liguri) una decisione vergognosa dove si può solo parlare di malafede.
Seguono tre ricorsi dell’Italia, tutti respinti dagli organismi preposti che però ammettono che non c’e’ stata alcuna azione violenta di Condemi, quindi di fatto dando torto all’arbitro. Se non c’e’ stato “il reato” andava quindi convalidato il gol, annullato il gol dato all’Ungheria, non era valido neanche il rigore ai nostri avversari e neppure i 4 minuti in inferiorità numerica, lapalissiano.
Mentre tutto il mondo della pallanuoto internazionale appoggiava il ricorso degli Azzurri, scandalizzato dalle decisioni degli arbitri, gli organismi preposti ad esaminare il ricorso hanno però negato la ripetizione dell’incontro per manifesto errore arbitrale.
Uno sconcio nello sconcio. Il tutto nel silenzio di un governo di “patrioti della domenica” che non ha avuto neanche le palle di intervenire, minacciando il ritiro della nostra delegazione a Parigi. Inbelli e complici dell’amico Orban.
Di fronte a una presa di posizione forte a tutela dei nostri atleti siamo convinti che la partita sarebbe stata ripetuta (anche se in realtà doveva essere assegnata la vittoria all’Italia per 11 – 9).
Neanche dopo due giorni il governo ha dato segnali di vita, nessuno sugli spalti neanche oggi, i pallanuotisti hanno dovuto protestare da soli.
Onore ai nostri atleti, loro almeno hanno mostrato dignità e coraggio.
Leave a Reply