IL RIDICOLO SCIOPERO DEGLI STABILIMENTI BALNEARI NELL’ORARIO IN CUI CLIENTI FANNO ANCORA COLAZIONE (DALLE 7.30 ALLE 9.30)
E LA MAGGIORANZA DEGLI STABILIMENTI NON ADERISCE NEPPURE PER PAURA DI PERDERE QUALCHE EURINO
Oggi diversi stabilimenti balneari in tutta Italia hanno incrociato le braccia per due ore, a partire delle 7.30 fino alle 9.30, contro il mancato intervento del governo sullo stop alla proroga delle concessioni.
A proclamare lo sciopero Sib-Confcommercio e Fiba-Confesercenti mentre Assobalneari ha preso le distanze dall’iniziativa.
«Prevediamo un’adesione sostenuta, dell’80% e oltre dei nostri iscritti, alla mobilitazione in programma domani nel comparto balneari che prevede l’apertura ritardata degli ombrelloni», ha dichiarato a LaPresse la FIBA-Confesercenti. Un’azione fatta per «evitare lo stato di confusione che si sta generando nel comparto balneare italiano e, ancora di più, nelle famiglie e nelle imprese che hanno investito e creduto in un regime legislativo che riconosceva dei diritti che oggi non ci sono più».
Assobalneari non condivide invece lo stop. «Non è giusto penalizzare migliaia di consumatori che hanno scelto gli stabilimenti balneari italiani per le loro vacanze, riconoscendone qualità e funzionalità. Per questo migliaia di aziende associate ad Assobalneari e La Base Balneare con Donnedamare, le organizzazioni maggiormente rappresentative degli operatori balneari italiani, si asterranno dallo sciopero convocato da alcune sigle sindacali per venerdì 9 agosto», hanno dichiarato Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari, e Bettina Bolla, presidente di La base balneare con Donnedamare.
(da agenzie)
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