IL GIUDICE RIGETTA IL DECRETO SALVINI: RICHIEDENTE ASILO ISCRITTO ALL’ANAGRAFE
IL MAGISTRATO HA ACCOLTO IL RICORSO DI UN CITTADINO SOMALO CUI ERA STATA RIFIUTATA L’ISCRIZIONE: “IL DINIEGO E’ DISCRIMINATORIO, COME SANCITO DALLA COSTITUZIONE”
E’ scappato dal processo, ma poi – in attesa di diventare l’Erdogan nostrano – non è lui a decidere cosa devono fare o non fare i magistrati: il Tribunale di Firenze, con una sentenza del giudice Carlo Carvisiglia, ha accolto il ricorso di un cittadino somalo, richiedente asilo, a cui il comune di Scandicci (Firenze) aveva rifiutato l’iscrizione all’anagrafe in base al decreto sicurezza predisposto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini
“Ogni richiedente asilo, una volta che abbia presentato la domanda di protezione internazionale, deve intendersi comunque regolarmente soggiornante, in quanto ha il diritto di soggiornare nel territorio dello Stato durante l’esame della domanda di asilo e, quindi, è autorizzato a presentare domanda di iscrizione all’anagrafe – questa la motivazione del giudice che ha accolto il ricorso del somalo – Iscrizione che i comuni non possono rifiutare perchè il diniego sarebbe discriminatorio, come sancito dalla Costituzione, per i cittadini stranieri”.
La notizia è confermata dall’avvocato Noris Morandi dell’Asgi (Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione): “Credo sia la prima in Italia”, spiega il legale.
“Per il giudice la parità di trattamento tra stranieri e regolarmente soggiornanti e cittadini è considerata fondamentale dalla Corte Costituzionale”.
(da Globalist)
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