IL RICORSO DI BERLUSCONI A STRASBURGO: PERCHE’ NON SERVE A EVITARE LA DECADENZA
IL COSTITUZIONALISTA CECCANTI: “NON SONO AMMISSIBILI RICORSI SE NON DOPO AVER ESPERITO TUTTI I RIMEDI INTERNI”
Tranne pochissime eccezioni per casi delicatissimi come quelli di tortura, i ricorsi a Strasburgo non sono ammissibili se non dopo aver esperito tutti i rimedi interni e qui la Giunta e l’Aula non hanno ancora deliberato.
Non sembra aver quindi molto senso partire, come fa il ricorso, dal carattere definitivo della sentenza per facilitare l’ammissibilità e poi ricorrere contro il decreto Severino, che non è stato ancora applicato al caso.
Anche per questo il ricorso non esime affatto la Giunta e l’Aula dal rispettare il decreto, in particolare il comma 2 dell’art.3, che impone di procedere “immediatamente” al voto sulla decadenza, ovviamente in modi e tempi doverosamente rispettosi della difesa, ma nel rispetto non rientrerebbe un tale tipo di rinvio.
Per di più la giurisprudenza di Strasburgo in materia di elettorato passivo è chiara, come si capisce anche solo dal caso Paksas contro Lituania, dove il requisito per la candidatura di non essere stato destituito per impeachment fu inserito dopo l’impeachment stesso ma prima delle elezioni: scelta ritenuta in sè legittima, purchè proporzionata con un limite temporale di durata del limite, che non potrebbe essere perpetuo ed infatti il decreto Severino lo limita a sei anni.
Di retroattività non si può parlare, dice Strasburgo, quando la legge che stabilisce i requisiti è precedente alle elezioni.
Esattamente come ha sostenuto il nostro Consiglio di Stato nella sentenza sul caso Molise, il primo successivo al decreto Severino.
Anche alcune note condivisibili del ricorso, che sottolineano come il fatto che a decidere sulla base dell’art. 66 della Costituzione sia solo il Parlamento e non un giudice terzo, non sono comunque risolutive: rinviano alla nostra responsabilità da esercitare in materia di revisione costituzionale, ma la procedura vigente è già stata ritenuta legittima da Strasburgo.
Pertanto la decadenza non si può comunque evitare nè rinviare passando per Strasburgo.
Stefano Ceccanti
costituzionalista
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