IL RITORNO DI OBELIX: ANCHE BOSO SI CANDIDA ALLA SEGRETERIA DELLA LEGA
“NON NE POSSO PIU’ DI UN PARTITO DA SALOTTO”… “I NUOVI DIRIGENTI ALLEVATI A LATTE E BISCOTTI, NOI COL PANINO ALLA PANCETTA E IL VINO”
Boso, scommetto che sta andando a caccia.
“No, piove di brutto, e la selvaggina con questo tempo rimane nascosta. Son qui nella mia baita a Pieve Tesino, a 1500 metri: la legna crepita nel caminetto”.
Si candida alla successione di Maroni?
“Sissignore. Maroni l’ho aiutato a diventare a segretario, un fratello, ma non so più se mi reputa ancora un amico. Anche Tosi l’ho aiutato, lui invece mi ha tradito”.
Cosa le ha fatto?
“Lo sa benissimo, ma non occorre pubblicarlo sul giornale”.
Anche Bossi si candida: lei va contro il Capo?
“Io non ne posso più di questa Lega da salotto, dobbiamo tornare gridare contro Roma, contro l’Euro, contro l’Europa, tornare alle grandi battaglie. E andare da soli, la Lega è sempre andata da sola”.
E se Bossi le ordina di farsi da parte?
“Se il Capo me lo ordina ubbidirò, sennò resterò in campo”.
Si vota il 15 dicembre, le sue chance sono minime.
“Alt! Se votano i leghisti veri me la gioco. Se invece votano quelli che hanno la tessera della Lega in tasca ho difficoltà “.
Non si riconosce più in questo partito?
“I nuovi dirigenti sono stati allevati a latte e biscotti. Noi eravamo quelli del panino con la pancetta e il bicchiere bianco di buon mattino davanti ai gazebi: gente sana, gente del Nord”.
Prosit!
“Tasi che non posso più bere, perchè devo prendere la pillola per il cuore”.
Cosa ha fatto in tutti questi anni?
“Ho lasciato il Parlamento romano nel ’96, poi sono stato consigliere regionale a Trento e quindi eurodeputato a Bruxelles fino all’ultima edizione”.
Ha 68 anni ormai
“L’età non c’entra un casso, vecchi saranno loro”.
Lei ha anche fama di razzista
“Sono realista, prima gli italiani, poi i padani, anzi no, prima i padani, poi gli italiani e poi, se avanza qualcosa, lori: aiutiamoli a casa loro. Invece continua questa invasione programmata della sinistra, della Chiesa, dei benpensanti…”.
Vedo che non è cambiato
“Ho le palle doppie! Ma ora ti lascio, gho la polenta che m’aspetta, ciao caro, ciao bello”.
Concetto Vecchio
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