IL SARCASMO DEL SINDACATO DI POLIZIA SUI NAUFRAGHI: SONO ANNEGATI 4 BAMBINI, MACCARI IMPARA A CHIEDERE SCUSA
IL COISP POSTA UNA FOTO ; “CI PRENDONO IN GIRO”, FATTA GIRARE DAI SOLITI QUATTRO IMBECILLI RAZZISTI… MA NON SA CHE ESISTE UN FILMATO CHE SBUGIARDA GLI INFAMI
Mentre i grandi della Terra si riuniscono e si confrontano e mentre in mare si continua a morire, in un tentativo disperato di fuggire da guerra e violenze, in Rete non mancano gli esempi di chi diffonde il sospetto che alcune immagini e notizie relative a naufragi e tragedie non siano vere.
L’ultimo caso ieri, quando sull’account Twitter del Coisp, il Coordinamento per l’indipendenza sindacale delle forze di polizia, è stata pubblicata una foto relativa a un episodio del dicembre 2015.
‘Il naufragio…’ è il testo postato insieme alla foto, in cui una freccia rossa evidenzia la posizione di un ragazzo, molto più in alto rispetto a quella degli altri profughi.
In testa all’immagine tre opzioni, in cui non manca il sarcasmo. “I casi sono tre: o è alto 7 metri, o cammina sulle acque come Mosè, o ci stanno tirando per i fondelli”.
La foto gira sui social network già da mesi, serve alla propaganda dei soliti mentecatti razzisti che nessuno ha ancora pensato di assicurare alle patrie galere.
Ma ieri, chi sa per quale motivo, è stata pubblicata sul profilo del sindacato senza alcuna presa di distanza, senza commenti.
E per questo, scatenando una pioggia di commenti. E la lapidaria reazione di Luigi Manconi, presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani.
“Non era necessario quell’umorismo dozzinale per avere conferma che il Coisp è un sindacato necrofilo. Viene da dire: lasciate che i morti seppelliscano i morti”.
La reazione sul web.
Molti non riescono a credere che cose del genere compaiano su pagine ufficiali di forze dell’ordine, come Paolo Mercuri, che â€si augura che l’account sia stato hackerato: “Per favore ditemi che la vostra password è stata rubata da un fascistello 16enne ubriaco!” o Marco, che aggiunge ironia all’ironia: “ovvio, lo sanno tutti che i naufraghi non esistono. Ma non erano i carabinieri quelli poco astuti?”. Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef Italia, ad esempio, chiede: “Ci spiegate questo disgustoso tweet?”.
Gli altri sindacati prendono le distanze.
Daniele Tissone, segretario del sindacato Silp-Cgil: “Sarcasmo fuori luogo e inaccettabile, la maggioranza dei poliziotti è distante da atteggiamenti e battute di questo tipo”.
“Un atteggiamento decisamente fuori luogo che offende in primo luogo le migliaia e migliaia di vittime di un tragico esodo, figlio delle guerre e della povertà . La stragrande maggioranza degli operatori di polizia è impegnata in prima linea per salvare vite e, per tale motivo, riteniamo, come Silp Cgil, di condannare chiunque posti o retwitti foto che sono, peraltro, delle autentiche bufale, messe in giro ad arte per alimentare sentimenti di autentica intolleranza”.
Lo “sconforto” dei Funzionari. Lorena La Spina, segretaria nazionale dell’Anfp. “Sono sconfortata. Si può liquidare il problema della foto rilanciata ieri su twitter come uno dei tanti “piccoli equivoci senza importanza”, ma questo goffo tentativo di sviare l’attenzione dal deprecabile messaggio che a quella immagine ed alle domande che sarcasticamante la corredano è indissolubilmente collegato, non muta la sostanza dell’accaduto. Pubblicare, postare, twittare un’immagine significa, infatti, appropriarsi del suo significato, condividerne i contenuti.
Cos’è il Coisp.
Il Coisp di Franco Maccari (ex sindacalista del Sap), è il settimo sindacato su ordine di rappresentatività che conta circa 7700 iscritti su oltre 97mila appartenenti alla Polizia di Stato. Si proclama “indipendente”, ma fa “cartello” con i sindacati sedicenti di destra Sap e Consap. Sulla legittima difesa, ha questa posizione: “Chi muore commettendo un reato è vittima delle proprie scelte”.
Il 27 marzo del 2013 il Coisp organizzò un sit in sotto l’ufficio di Patrizia Moretti, la madre di Federico Aldrovandi, il ragazzo ucciso dalle botte di alcuni poliziotti. Il Coisp in quell’occasione non manifestò in favore della madre del ragazzo massacrato, ma in solidarietà con i poliziotti che furono condannati in via definitiva a sei mesi per averlo ucciso. Il Coisp, infine, aveva querelato la madre di Aldrovandi, il sindaco di Ferrara, e Ilaria Cucchi.
La replica del Coisp.
Risponde Franco Maccari, segretario nazionale: “È una foto come tante che gira su Internet da mesi, ogni domenica pubblichiamo una serie di foto. La didascalia non l’abbiamo scritta noi perchè era già sulla foto che ritraeva uno sbarco di migranti siriani. Francamente non penso che potranno metterci sulle spalle l’etichetta di razzisti. Sono davvero perplesso”.
Quindi se ne deduce che per un sindacato di polizia si possa riprodurre qualsiasi foto che “gira su Internet”, presentazione tarocco compresa, senza verificarne la fonte.
Andiamo bene…
I tweet di protesta.
Giancarlo Albricci è tra chi rivendica la veridicità dell’episodio: “Dovete solo vergognarvi a distribuire questa immagine che rappresenta un fatto reale. Vergogna!”.
E c’è anche chi, come â€@luca_g438, non ha alcuna voglia di scherzare e riporta la discussione alla tristezza di tragedie come queste, richiamando a riflettere: “Quanto sarcasmo fareste se ci fossero i vostri figli là ? Vergogna infinita!”.
La verità sul fatto
La foto è utilizzata da chi vuol far credere che le drammatiche immagini dei naufragi dei migranti siano frutto di una “propaganda mediatica”.
Il Co.I.S.P. riprende la tesi di chi, nello scatto, ha notato un ragazzo che non sembra in difficoltà come i suoi sfortunati compagni di viaggio.
L’immagine invece corrisponde al vero, come testimonia anche un video girato dalla guardia costiera turca che ha effettuato le operazioni di soccorso.
Il naufragio di un’imbarcazione è avvenuto nel Mar Egeo a dicembre 2015, a causa del quale hanno perso la vita almeno quattro bambini.
Tutto ripreso dal video che il Coisp non ha verificato.
Ora abbia il buon gusto di chiedere scusa.
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