IL SINDACO DI GRUGLIASCO PREMIA JAMIR, IL 15ENNE MULATTO INSULTATO PER LA SUA PELLE MENTRE SOCCORRE UNA DONNA IN STRADA COLPITA DA MALORE
“ALLE OFFESE PURTROPPO SONO ABITUATO, L’IMPORTANTE E’ STATO SENTIRMI DIRE GRAZIE DA QUELLA SIGNORA”
Jamir, 15 anni, il ragazzino che mercoledì sera ha soccorso una donna che si era sentita male a Grugliasco ed è stato insultato da un passante per la sua pelle mulatta ha ricevuto decine di messaggi di solidarietà .
Lo ha chiamato anche il sindaco di Grugliasco, Roberto Montà , che ha chiesto di incontrarlo. “L’ho invitato in Comune nei prossimi giorni – dice – voglio consegnargli un segno di ringraziamento per il gesto che ha fatto, è stato un comportamento da adolescente responsabile. E poi – prosegue Montà – voglio porgergli le scuse a nome di tutta la città “.
Se non chiederà scusa l’uomo che lo ha spinto via mentre cercava di prestare aiuto a una donna, ci penserà la città anche per lui
Jamir non si era scomposto più di tanto quando un passante lo ha aggredito mentre cercava di soccorrere la donna, in viale Gramsci, davanti al bar Dieci e Lode, dicendogli di tornarsene al suo paese.
“Questo è il mio paese, sono italiano”, gli ha risposto il ragazzino che, tornato a casa, ha raccontato il brutto episodio alla mamma. “Mi sono ricordato qualche regola del corso di primo soccorso, ho chiesto dell’acqua, ho sollevato le gambe di quella donna”, ha raccontato. “Purtroppo non è l’unico, succede spesso e fossi stata presente non credo che avrei avuto la stessa calma di mio figlio”, dice invece Katia, la mamma.
La prima volta in cui Jamir si è scontrato con il razzismo aveva tre anni. “Un giorno è tornato a casa quasi in lacrime chiedendomi perchè non lo avevo fatto bianco, per una mamma è un colpo al cuore”. E’ successo di nuovo una sera di qualche anno dopo, durante una gara di atletica a scuola. Due suoi compagni gli avevano fatto lo sgambetto. “Non devi correre con noi, devi tornare al tuo paese”. Quella volta Jamir, che aveva 11 anni e frequentava la scuola media, si era fermato e li aveva lasciati vincere.
Oggi sorride: più dell’insulto razzista che ha ricevuto, gli importa aver aiutato quella donna. “Alla fine la signora mi ha ringraziato, ha detto che se non ci fossi stato io sarebbe caduta per terra”, ha raccontato alla mamma quando è tornato a casa. “Sono molto contenta di tutta questa solidarietà , vuol dire che Grugliasco reagisce bene”, commenta la mamma.
(da agenzie)
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