IL VICESINDACO LEGHISTA DI SAVONA LASCIA IL PARTITO: “NON MI RITROVO PIU’ NEI VALORI, MEGLIO ANDARE VIA”
E’ IL QUINTO ELETTO DEL CARROCCIO A TOGLIERE IL DISTURBO, GRUPPO DECIMATO… “STAVO NEL PARTITO QUANDO AVEVA IL 2%, NON CI SONO PIU’ IDEALI, PENSANO SOLO ALLE POLTRONE”
“Lascio in contrasto totale con la segreteria provinciale e cittadina. Le divergenze sono insanabili ed è giusto prenderne atto, se non ti ritrovi più nei valori meglio andare via”. Con queste parole il vicesindaco e assessore del comune di Savona Massimo Arecco ha deciso di lasciare la Lega.
Una decisione che era nell’aria dopo le sfuriate del febbraio scorso che gli avevano visto puntare il dito contro i vertici provinciali e savonesi su diverse decisioni che non l’avevano mai visto coinvolto
Iscritto dal 2008, Arecco fa parte di una schiera di esponenti politici del consiglio comunale che hanno deciso di abbandonare le file del Carroccio. Dal presidente del consiglio Renato Giusto passato a Fratelli d’Italia, passando per Emiliano Martino rientrato nel gruppo misto e i tre consiglieri Alda Dallaglio, Silvio Rossi e Giancarlo Bertolazzi (poi rientrato nei ranghi leghisti) che avevano creato il gruppo Savona Capoluogo.
“C’ero quando la Lega era al 2%, ma sono cambiati gli ideali, una volta non c’erano problemi di posti, di potere, eri nel partito perché avevi piacere di starci, ne difendevi i principi e le linee guida – continua Arecco – la Lega che prende decisioni è cambiata, il dna si è modificato. Me ne vado con una percentuale a due cifre, non scappo per qualche ruolo”.
“È stato tutto talmente faticoso, non sono stato supportato dal partito e sono stato visto dal primo giorno come un problema. Tutto ciò l’ho pagato sulla mia pelle, sono arrivato alla fine del percorso ed è stata una fatica immane. Però è stata una soddisfazione avendo contro tutti” ha proseguito il vicesindaco e assessore savonese.
“Nel partito c’è un malessere molto grande, piano piano i consiglieri sono rimasti pochini, non è stato gestito al meglio il gruppo, tanti vecchi iscritti sono perplessi, i nuovi entrati, in molti di loro, non ne riconosco i valori” precisa Arecco
“Cercavo di portare avanti le idee di città, invece per qualcuno ero uno da cancellare a tutti i costi” puntualizza Massimo Arecco anche in merito alle prossime elezioni comunali.
Per le amministrative infatti prende tempo sul suo futuro: “Sto andando per gradi, da qui ad ottobre sarà ancora lunga e progetti non ce ne sono. Al momento ognuno va per conto suo. Tolgo il problema”.
(da SavonaNews)
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