PAGNONCELLI REPLICA ALLE ACCUSE DI SALVINI: “E’ LO STESSO METODO DI QUANDO DAVO LA LEGA AL 35% E SALVINI NON AVEVA NULLA DA DIRE, ORA FA LA VERGINE OFFESA”
LA REAZIONE ISTERICA DI CHI SA DI AVERE I GIORNI CONTATI E SE LA PRENDE CON I SONDAGGISTI
Dall’ultimo sondaggio Ipsos il Pd è risultato essere il primo partito italiano, per indice di gradimento, sorpassando la Lega che addirittura sarebbe scesa in terza posizione.
A quanto pare Matteo Salvini non ha gradito il responso ufficiale ed ha attaccato, su Facebook, Nando Pagnoncelli, il sondaggista di Ipsos, amministratore delegato della società, che a sua volta ha risposto per le rime.
“Non si capisce perché diversi politici in privato esprimano apprezzamento nei confronti dell’istituto e del ricercatore per le analisi che aiutano a capire i motivi del calo di consenso, ma se viene pubblicato un sondaggio dello stesso istituto che fa registrare il calo di consenso reagiscono come vergini offese”.
Riferendosi all’ultimo sondaggio, con il Pd primo partito, e Fi e Fdi a ridosso Pagnocelli ha spiegato “che non bisogna essere Gallup per capire che tre partiti nello spazio di 0,7% non significa nulla, perché la differenza rientra nel margine di errore statistico”.
“Proprio per evitare le illazioni come quelle di Salvini – ha sottolineato Pagnoncelli, tornando sulla polemica di oggi – Ipsos dal 2004 realizza un barometro settimanale denominato ‘Polimetro’ che viene venduto in abbonamento a partiti, aziende, banche, associazioni di categoria, sindacati, ecc. quindi una sola stima, la nostra, uguale per tutti”.
Riferendosi a ‘Polimetro’ Pagnocelli, ha ricordato come si tratti dello “stesso strumento che nel 2019 dava la Lega al 35% e l’indice di popolarità di Salvini al 56”.
“Faccio questo mestiere da 36 anni e quando un sondaggio non piace mi affibbiano una casacca politica, in tutti questi anni avrei coperto tutto l’arco parlamentare, ma non mi faccio certamente intimidire dal leader pro tempore di turno”, ha replicato ancora il sondaggista.
Non è la prima volta che scoppiano scintille tra Salvini e Ipsos. Lo scorso settembre, casus belli fu il sondaggio sulle regionali in Campania, del 29 agosto, pubblicato dal Corsera, che la Lega aveva definito fazioso, con tanto di promessa di azione giudiziaria. In quel caso, Pagnoncelli aveva ‘quotato’ la Lega, nella regione amministrata da De Luca, al 3,3%, in forte arretramento rispetto alle europee. Per la cronaca la Lega si attestò, in Campania, al 5,5%.
(da Globalist)
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