IMPRENDITORI ITALIANI IN FILA A CHIASSO: OLTRE 260 AZIENDE PRESENTI
INVESTIRE NEL CANTON TICINO: “DA NOI NON C’E’ PIU’ ALCUN FUTURO”
Più di 600 erano le prenotazioni, 260 sono le aziende che giovedì mattina sono state ammesse al meeting organizzato dal comune di Chiasso per convincere imprenditori italiani a trasferirsi in Canton Ticino.
Como, la Brianza, Milano sono le provenienze più ricorrenti, quello che ha fatto più strada e’ partito da Ravenna.
La maggior parte di loro dichiara di aver accolto l’invito solo per raccogliere informazioni sulle condizioni offerte dalle autorità elvetiche, tutti sono un termometro fedele dello stato d’animo dominante nel mondo dell’imprenditoria italiana.
«Da noi non c’è assolutamente più futuro, basta un cliente che non paga e una causa in tribunale che dura anni e la tua azienda rischia di finire a rotoli. Sono qui perche’ ho voglia di ripartire» confessa Lino Casati, da Cantù nell’atto di varcare la soglia del teatro comunale di Chiasso sede dell’incontro.
«Non capisco perchè le agevolazioni che il governo Letta promette agli investitori stranieri non possano essere concessa a noi italiani» osserva Pietro Massaroli, quello che viene da Ravenna. Moltissimi sono anche gli imprenditori che preferiscono dribblare le domande dei cronisti, arrivati numerosissimi qui a Chiasso: tra gli accreditati c’è anche una troupe della Cnn. Rigorosissimi i controlli all’ingresso: secondo alcune indiscrezioni confermate anche dal municipio di Chiasso la scelta di tenere fuori dal teatro persone non accreditate e’ dettata anche dal timore che tra il pubblico possa «mimetizzarsi» personale della Guardia di Finanza italiana a caccia di informazioni fiscali.
(da “il Corriere della Sera“)
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